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Si ritorna agli pneumatici estivi a Firenze e dintorni: cosa dice l'ordinanza

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Pneumatici Pneumatici © Dp
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La primavera è ormai arrivata da un po' e le temperature iniziano a salire, le giornate si allungano e anche per gli automobilisti è tempo di fare dei piccoli cambiamenti. A Firenze e in tutta la Toscana si avvicina la scadenza dell’obbligo di utilizzo degli pneumatici invernali, in vigore durante i mesi freddi. Questo cambiamento stagionale non è soltanto simbolico, ma implica anche un adeguamento tecnico del veicolo per garantire performance e sicurezza ottimali. Con l’asfalto che si scalda e le condizioni climatiche più miti, monta l’esigenza di tornare agli pneumatici estivi, più adatti alle nuove temperature e alle caratteristiche della guida nei mesi caldi.

Cambio gomme estive: cosa prevede la normativa nazionale

La normativa nazionale, regolata dalla Direttiva Ministeriale 1049 del 2014, stabilisce che gli pneumatici invernali possono rimanere montati fino al 15 maggio, con la possibilità di procedere alla sostituzione già a partire dal 15 aprile, il cosiddetto “mese di deroga”. Questo periodo serve a gestire con più flessibilità il cambio gomme, senza creare congestionamenti nelle officine e nei centri specializzati.

In assenza di restrizioni locali diverse, dal 15 maggio in poi sarà obbligatorio l’uso di pneumatici estivi. Un'altra soluzione ammessa, utile soprattutto in ambiti urbani è quella delle gomme 4 stagioni, in vendita anche su siti come euroimportpneumatici.com. Una norma spesso percepita come un’imposizione, ma che ha solide basi tecniche: la struttura delle gomme estive, infatti, assicura una migliore risposta su asfalto caldo e asciutto, garantendo maggiore sicurezza, aderenza e contenimento dei consumi nei mesi con temperature più elevate.

Firenze e Toscana: le date da rispettare per il cambio pneumatici

Nel territorio di Firenze e nei comuni limitrofi non sono previste deroghe particolari rispetto alla normativa nazionale sul cambio stagionale degli pneumatici. Questa finestra temporale consente agli automobilisti di effettuare l’adeguamento in modo graduale e senza pressioni operative. Il clima primaverile dell’area fiorentina, mediamente mite e stabile, rende inutile il prolungamento dell’utilizzo di gomme da neve, le cui caratteristiche risultano inadatte con l’aumento delle temperature.

La mancata osservanza dei termini può esporre a sanzioni consistenti, ma soprattutto aumentare i rischi legati alla sicurezza stradale. Per questo, nella zona del capoluogo toscano la sostituzione degli pneumatici viene considerata una prassi consolidata, in linea con le esigenze del territorio e con l’evolversi delle condizioni ambientali tipiche della stagione.

Perché è importante tornare agli pneumatici estivi

Il ritorno agli pneumatici estivi non rappresenta soltanto un obbligo normativo, ma un gesto fondamentale per preservare efficienza e sicurezza durante la guida. Con l’aumento delle temperature, il battistrada più rigido delle gomme estive offre una risposta ottimale in frenata, una maggiore aderenza e una riduzione del rischio di aquaplaning su asfalto bagnato.

Al contrario, gli pneumatici invernali, progettati per lavorare al meglio sotto i 7°C, tendono a deformarsi più facilmente in presenza di calore, provocando un’usura accelerata e un consumo maggiore di carburante. La mescola dei pneumatici estivi, invece, garantisce performance elevate sia in curva che in rettilineo, mantenendo stabilità e precisione di manovra anche nei mesi più caldi.

Scegliere la gomma giusta in base alla stagione significa prendersi cura del veicolo, ridurre le emissioni e ottimizzare la durata di ogni treno di pneumatici. 

Pneumatici invernali in estate: sanzioni e rischi

Proseguire la circolazione estiva con pneumatici invernali non è solo una scelta tecnica poco efficiente, ma espone anche a sanzioni pesanti secondo il Codice della Strada. La normativa prevede che, dal 16 maggio in poi, non sia più consentito l’uso di pneumatici invernali se il loro indice di velocità è inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione. In questi casi, l’automobilista rischia multe da 422 a 1.682 euro, oltre al possibile ritiro della carta di circolazione con obbligo di revisione.

Oltre all’aspetto legale, si aggiunge il tema delle prestazioni, con il mantenimento delle gomme “sbagliate” si traduce in un rischio concreto per la sicurezza e per il portafogli. Agire in tempo, dunque, rappresenta una forma di prevenzione su più fronti.