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Pontassieve, un emporio solidale per i cittadini in difficoltà. Siglato il protocollo d'intesa

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La firma del protocollo La firma del protocollo © Comune di Pontassieve
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Un Emporio Solidale a Pontassieve che distribuirà gratuitamente viveri di prima necessità, aperto a tutti i cittadini in condizioni sociali ed economiche di bisogno: è questo l’oggetto del protocollo d’intesa sottoscritto martedì 3 agosto 2021 tra Comune di Pontassieve, Confraternita Misericordia di Pontassieve e SMS Croce Azzurra Pontassieve e che è stato siglato dalla Sindaca di Pontassieve Monica Marini e dai presidenti delle due associazioni, Alessandro Pratesi e Fernando Baffoni.

Un’intesa storica”, la definisce la Sindaca Marini, “che unisce le due principali esperienze di volontariato sociale del territorio, su un progetto nuovo e importante, sostenuto dall’Amministrazione e che ci auguriamo trovi poi la collaborazione di tutte le altre associazioni. Il tema della solidarietà alimentare, infatti è esploso lo scorso anno, dopo il primo lockdown, con un aumento preoccupante delle famiglie e dei cittadini in condizioni d’insicurezza economica e precarietà a causa della pandemia. Se in un primo momento abbiamo potuto contare sulle tante sensibilità e la fitta e salda rete sociale del nostro Comune, oggi alla politica è richiesto un impegno maggiore per fronteggiare quella che si è configurata come una vera e propria emergenza, perché la portata del problema è tale che può essere affrontato solo con un cambio di passo”.

Per questo, spiegano la Sindaca e l’Assessore al sociale Jacopo Bencini “l’Amministrazione si è impegnata, oltre che a occuparsi dell’affitto dei locali, anche a sostenere l’Emporio con risorse importanti, segno del valore di questo progetto e anche della volontà politica di essere al fianco dei nostri cittadini con nuove modalità, per riuscire a offrire sostegno a quante più persone possibile”.

L’Emporio Solidale di Pontassieve sorgerà nel capoluogo e avrà un sistema di spesa a punti, da mettere a regime in una prima fase sperimentale, aperta a quei cittadini più in difficoltà, indicati dai servizi sociali o tramite attestazione isee, in attesa della seconda fase aperta a fasce ampie di popolazione.

Sarà il Comune a provvedere all’affitto dei locali che sono già stati individuati e su cui sono già in corso i lavori di allestimento; mentre le associazioni si occuperanno del coordinamento e della gestione delle attività, con la collaborazione dei Servizi Sociali e della Società della Salute del Sud-Est Fiorentino, per quanto riguarda la definizione dei protocolli di sicurezza e dei percorsi assistenziali.

 

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