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Ponte alla Brocchi, ritardi e "carotaggi imprevedibili" pagati dai cittadini

Opposizioni all’attacco: Boni e Vinattieri denunciano scelte discutibili e mancanza di trasparenza

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Vinattieri e Boni Vinattieri e Boni © OKM
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La consigliera Vittoria Boni, rappresentante della lista di opposizione di centrodestra "Borgo Visione" ha recentemente presentato una nuova interrogazione sui lavori di ristrutturazione del Ponte della Brocchi lungo la S.R. 302 "Brisighellese-Ravennate. A seguito della precedente interrogazione cui è seguita una risposta giudicata generica e lacunosa, con un unico punto chiaro ovvero la “traslazione dei tempi” necessari per il completamento dell’opera previsto adesso per fine aprile 2025, Vittoria Boni ha chiesto con una nuova interrogazione maggiori dettagli sui costi e sui criteri progettuali dell’opera.

Mentre era già stato dichiarato che i ritardi sono stati causati da “condizioni meteo sfavorevoli” e “imprevisti geologici”, ovvero “una profondità della roccia di fondazione, diversa rispetto alle analisi fatte con carotaggio” adesso la Città Metropolitana definisce meglio i contorni della situazione. Ed il risultato è a dir poco sconcertante.
In primis, il carotaggio fallace viene dichiarato “evento imprevisto ed imprevedibile, quindi non addebitabile all’impresa”. Ora, anche un cittadino qualunque capirebbe che eventualmente l’addebito sarebbe stato da farsi non all’impresa bensì al geologo che ha eseguito il carotaggio fallace, ma preferiamo esaminare uno dei punti centrali della questione.

Noi non siamo geologi, ma un carotaggio è un carotaggio. Un carotaggio non è insomma una opinione o una ipotesi: è una misurazione analitica centimetro per centimetro di quanto si trova nel sottosuolo in esame. Quindi è poco chiaro cosa ci possa essere di “imprevisto” in una misurazione geologica. Ma soprattutto ci chiediamo cosa ci possa essere di “imprevedibile” in un carotaggio, dato che regolarmente cittadini e imprese effettuano carotaggi sui propri terreni, per i motivi più disparati, dalle analisi idrogeologiche a quelle sismiche, ignari che un carotaggio contenga elementi di imprevedibilità.

Pensare, come sostiene la Città Metropolitana, che si facciano analisi, quali i carotaggi, che investono la sicurezza degli edifici e delle costruzioni che però contengano comunque elementi di “imprevedibilità”, ci lascia piuttosto perplessi. Forse sarebbe più affidabile ed accurata una analisi con la sfera di cristallo o tramite sensitivi e rabdomanti? Saranno sensitivi e rabdomanti all’opera nei prossimi lavori pubblici per le analisi geologiche e magari per la sicurezza del cantiere?

In ogni caso, appunto per la imprevedibilità dei carotaggi, i costi per tali ritardi, tutti da rendicontare, saranno a carico dell’ente e quindi delle tasche dei cittadini.

Altro punto centrale della interrogazione presentata dalla consigliera Boni, è relativa a quali fossero i criteri progettuali che hanno spinto la Città Metropolitana a realizzare un ponte da 44 metri di luce sopra un fosso. Un fosso, quello della Brocchi, con una portata idraulica tanto esigua che attualmente il bypass è realizzato sopra un tubo da fognatura, senza evidentemente che ne risenta la sicurezza di chi vi transita. La Città metropolitana comunica che la scelta del ponte da 44 metri è avvenuta, in poche parole, per motivi di tutela paesaggistica, essendo, a norma di legge, il fosso stesso bene paesaggistico da tutelare.

Ecco quindi come la Città Metropolitana di Firenze, che appalta un ponte da 44 metri per attraversare un fosso, non solo utilizza male il denaro pubblico, ma per “eventi imprevedibili” e “condizioni meteo avverse” obbligherà gli automobilisti del Mugello a subire i disagi della viabilità legati alla costruzione del nostro piccolo ponte di Messina.”

Interviene anche Gianni Vinattieri consigliere della Città Metropolitana

“Serve maggiore trasparenza e una gestione responsabile. Non possiamo continuare a raccontare ai cittadini che il loro denaro viene speso per opere sproporzionate o per errori giustificati come imprevedibili. È ora di cambiare approccio e rendere conto di queste scelte discutibili, provvederò a fare una mozione specifica al prossimo Consiglio della Città Metropolitana”

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Commenti 1
  • LaPalisse

    Ma mettere il tutto sul tavolo del procuratore prima e della corte dei conti dopo no eh? e magari con anche una nota a margine sui lavori al foro boario e le ciclabili... così per ridere

    rispondi a LaPalisse
    mar 31 dicembre 2024 09:25