investimenti © nc
Nel 2025 i cittadini di Reggio Emilia riflettono una tendenza in linea con il resto d’Italia: una crescente spesa online che spazia dal gioco d’azzardo alla formazione, intrattenimento e acquisti e-commerce. Anche se manca un dato specifico per Reggio Emilia, le analisi regionali e nazionali sono indicative e permettono di tracciare un quadro attendibile.
L’intrattenimento online
Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2021 l’intrattenimento di gioco in Italia ha superato i 111 miliardi di euro, con oltre il 60 % delle puntate effettuate online. La raccolta digitale è passata da 67 miliardi nel 2021 a 73 miliardi nel 2022, confermando una crescita costante. In Emilia-Romagna, tra le regioni con il maggior volume di giocate (tra i 7 e i 10 miliardi l’anno), la componente online ha assunto un peso sempre più significativo.
A Reggio Emilia, così come in molte altre città italiane, il gioco online è scelto non solo per l’eventuale guadagno economico, ma anche per il coinvolgimento emotivo che offre: la sfida, e la possibilità di rilassarsi dopo una giornata intensa. È anche per questo che sempre più cittadini decidono di tentare la fortuna in uno dei tanti casino online, attratti da un’offerta ampia, accessibile da smartphone e arricchita da promozioni e bonus immediati.
Altri ambiti di spesa online
Oltre al gaming, i reggiani investono in formazione e corsi online, soprattutto legati a lingue e competenze digitali, attratti dalla comodità e dalla qualità dell’offerta. Anche il settore degli streaming video e audio registra una crescita significativa: abbonamenti a piattaforme come Netflix, Amazon Prime, Spotify e simili vedono adesioni in aumento, grazie alla preferenza per contenuti on demand.
Il commercio elettronico alimentare e di beni d’uso comune continua a salire, incentivato dalla praticità, dalla comparazione immediata dei prezzi e dalle consegne rapide. In questo senso, la spesa online non è solo un’alternativa al negozio fisico, ma una modalità preferita per l’efficienza che offre.
Perché gli investimenti digitali sono sempre più attraenti
Gli investimenti nel settore digitale stanno diventando sempre più interessanti grazie a diversi fattori che hanno trasformato le nostre abitudini di acquisto e consumo. La comodità e la flessibilità giocano un ruolo chiave: chi è impegnato tra lavoro, studio e famiglia trova estremamente conveniente gestire acquisti e attività direttamente da casa, sfruttando la libertà offerta dal digitale di accedere a servizi e prodotti senza doversi spostare. A questo si aggiunge l'ampia scelta e la specializzazione disponibili online, impensabili nel mondo fisico. Si possono trovare corsi specializzati, prodotti di nicchia e negozi dedicati a interessi specifici, i cosiddetti "narrow niche store", che soddisfano esigenze molto precise.
La fruizione immediata è un altro elemento fondamentale: la possibilità di accedere a contenuti in streaming, corsi on-demand o qualsiasi altro servizio digitale in qualsiasi momento risponde perfettamente ai ritmi frenetici della vita moderna, eliminando la necessità di rispettare orari o luoghi fissi. Inoltre, l'effetto piattaforma crea un circolo virtuoso che spinge gli utenti a investire costantemente in intrattenimento digitale, gaming ed educazione. Le piattaforme digitali attraggono e fidelizzano gli utenti, portando a una crescita continua di questi settori. Un esempio lampante di questa attrattiva è il gioco online, che unisce diverse esigenze: offre intrattenimento, l'emozione dell'adrenalina e la possibilità di guadagno. Questa combinazione vincente è sapientemente sfruttata dai portali di gambling, rendendo questo tipo di investimento particolarmente accattivante.
L’impatto dell’e-commerce sui negozi fisici
L’aumento del commercio elettronico sta certamente erodendo alcune fette di mercato ai negozi tradizionali. I piccoli esercizi e i centri commerciali registrano infatti flessioni nelle vendite, soprattutto in settori come l’elettronica, la moda e la cultura, dove la convenienza e la scelta online sono un problema insidioso.
Tuttavia, l’effetto non è soltanto negativo. Molti negozi fisici cercano strategie ibride: vendono online, offrono ritiro in negozio e personalizzazione del servizio. Il contatto umano e la capacità di dare valore aggiunto (come consigli, prova del prodotto, immediata disponibilità) diventano leve fondamentali per competere. In alcune categorie merceologiche – come alimentare fresco, servizi locali, oggetti artigianali – il commercio fisico conserva ancora il suo fascino e una fedeltà radicata tra i cittadini.


