Non soltanto il burattino più amato di sempre, ma anche tutti gli altri personaggi che popolano il romanzo “Le avventure di Pinocchio” sono stati al centro delle celebrazioni del 198° anniversario della nascita del loro creatore: l’indimenticabile giornalista e scrittore Carlo Lorenzini.
Da Geppetto alla Fata turchina, da Mangiafoco al Gatto e la Volpe, con l’immancabile Grillo parlante. Tutti hanno contribuito al percorso formativo del piccolo burattino, verso la liberazione dalla dimensione di ingenuità/irresponsabilità dei primi capitoli, fino alla maturità, che nel romanzo si concretizza con la magnifica trasformazione di un corpo di legno in uno in carne ed ossa.
Ieri mattina, nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi, erano in tantissimi a celebrare i protagonisti di queste avventure, prendendo parte alla cerimonia di conferimento del XIII Premio Pinocchio, promosso dall’Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini.
A fare gli onori di casa la presidente Anna Maria Iacobacci: “Ogni anno amiamo festeggiare l'autore di uno dei pilastri della narrativa per ragazzi (e non solo), nel giorno del suo compleanno, che fu appunto il 24 novembre 1826- sono state le sue parole -. Mai come in questo periodo storico il monito dell’eccellente giornalista, uomo di lettere, sostenitore convinto della democrazia, può rivelarsi di aiuto per tutti noi. Viviamo un’epoca di conflitti, in cui il dialogo e il confronto che stimolano un sano utilizzo della capacità critica delle persone sembrano venire meno. Abbiamo bisogno di pace - non a caso il tema scelto per questa giornata è “Pinocchio e la pace” -, abbiamo bisogno di riscoprire quei valori puliti, sinceri, semplici che sono alla basa di opere letterarie immortali come quella firmata da Carlo Lorenzini.
Opere che insegnano e che accompagnano per mano, di generazione in generazione, i lettori di tutte le età in un percorso di consapevolezza e di maturità. Nelle sue pagine, ognuno di noi diventa un piccolo burattino di legno che, un’avventura dietro l’altra, man mano si libera delle costrizioni del vizio e dell’irresponsabilità, per diventare una persona vera, matura, in grado di provvedere a se stessa e al prossimo nel rispetto verso gli altri. Vale a dire in una persona capace di distinguere il bene dal male.”
A presentare l'evento sono stati Stefano Baragli ed Elena Tempestini, mentre il Professor Cosimo Ceccuti ha aperto la manifestazione con un intervento dedicato alla figura del celebre scrittore fiorentino: “Carlo Lorenzini era un patriota devoto all’insegnamento di Giuseppe Mazzini. La sua religione era il dovere, che rappresenta anche la morale de “Le avventure di Pinocchio”: il burattino diventa un ragazzo in carne ed ossa allorché compie il proprio dovere in famiglia e nella società. Se ognuno di noi facesse altrettanto, rispettando i diritti degli altri, la pace nel mondo sarebbe assicurata.”
Il riconoscimento, attribuito anche quest'anno a 12 personalità di spicco nel panorama culturale italiano, prevede come da tradizione l'abbinamento di ciascun premiato con uno dei personaggi del romanzo.
Di seguito i premiati della XIII edizione del Premio Pinocchio di Carlo Lorenzini:
Premio PINOCCHIO (Realtà e Fantasia) a Franco Vaccari
Premio MASTRO GEPPETTO (Artigianato / Impresa / Commercio) a Paolo Penko
Premio GRILLO PARLANTE (Sapere / Scienza / Cultura / Critica) a Jacopo Gori
Premio MANGIAFOCO (Cinema / Spettacolo / Teatro / Televisione) a Renato Raimo
Premio GATTO E VOLPE (Ambiente) a Sara Funaro
Premio ALBERO DEGLI ZECCHINI (Economia / Finanza) a Dieter Schlenker
Premio FATA TURCHINA (Moda / Arte / Educazione) a Maria Grazia Giuffrida
Premio OSTERIA GAMBERO ROSSO (Ristorazione / Accoglienza / Nutrizione) a Gianni Mercatali
Premio PAESE DEI BALOCCHI (Gioco / Divertimento / Creatività) a Felice Limosani
Premio COLOMBO (Mecenatismo / Associazionismo) a Paolo Bacciotti
Premio I CARABINIERI (Sicurezza / Legalità) a Lorenzo Falferi.