Prospectus erat. Continua a Firenze la mostra di Arnaldo Marini... © n.c.
Nelle intenzioni, la personale pittorica di Arnaldo Marini dal titolo “Prospectus erat” doveva restare esposta nella galleria “La bottega del Presepe”, in San Niccolò a Firenze, per la sola data del 25 aprile. L’inaspettato afflusso di pubblico, però, ha convinto facilmente il gallerista Paolo Matina a optare per una proroga fino al 1° maggio.
Arnaldo Marini, architetto, classe 1952, è fratello di chi scrive. Evito quindi di stilare una recensione che sarebbe certo guardata con sospetto. Mi limito a riportare che, per realizzare i dipinti che segnano il suo (trionfale, questo lasciatemelo dire) ritorno alla ribalta dopo un’assenza lunghissima dovuta a impegni lavorativi, Arnaldo si è ispirato a “De reditu suo”, un diario di viaggio redatto in latino in forma poetica nel 417 d.C. da tale Claudio Rutilio Namaziano, che da Roma fece ritorno via mare nella natia Gallia.
Diario in cui, si legge nella nota di presentazione, “affiorano da un lontano passato intensi tratti di paesaggi e di incontri, di immagini e riflessioni solcate da una sottile profonda tristezza e rimpianto per tutto ciò che era e per ciò che di esso rimane e viene man mano lasciato alle spalle: tracce di una memoria lucida e appassionata, rassegnata agli eventi che prevalgono e segnano inderogabilmente il destino”. Un passo di questo diario, riportato con traduzione a fronte, si affianca a ciascun dipinto. Vederli, sarà una sorpresa per molti.
La mostra si protrae dunque fino al 1° maggio, con orario 17-19, in Via San Niccolò 58/r (per intenderci: davanti al Rifrullo).


