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Rinnovato il protocollo tra regione Toscana e Isrt per promuovere la cultura dell’antifascismo

Il presidente Giani ha sottolineato il valore di questa collaborazione, ricordando l’inserimento dell’antifascismo nello Statuto regionale e...

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Questa mattina, nella sede dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISRT) a Firenze, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il presidente dell’ISRT, Vannino Chiti, hanno firmato il rinnovo del protocollo d’intesa decennale per rafforzare la collaborazione nella promozione della memoria storica e dei valori democratici e antifascisti.

L’accordo conferma il ruolo dell’ISRT come consulente scientifico per le iniziative storiche e culturali della Regione, oltre alla gestione del portale ToscanaNovecento.it, dedicato alla storia del Novecento. Si inserisce in un percorso che prepara la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione, con l’obiettivo di diffondere tra i giovani i valori fondamentali della lotta di Liberazione e della Costituzione.

Il presidente Giani ha sottolineato il valore di questa collaborazione, ricordando l’inserimento dell’antifascismo nello Statuto regionale e l’approvazione di una legge che garantisce finanziamenti pluriennali agli istituti storici e ai centri di documentazione della Resistenza. “Un impegno per rafforzare le radici democratiche della Toscana”, ha dichiarato, elogiando il lavoro dell’ISRT come custode dell’eredità storica e culturale della Resistenza toscana.

Chiti ha ribadito l’importanza della memoria storica per mantenere viva la coscienza democratica. “La collaborazione con le istituzioni è essenziale per diffondere i valori della Resistenza, coinvolgendo soprattutto i giovani attraverso la formazione e la ricerca storica”, ha affermato, elogiando la Toscana come modello nazionale grazie alla Legge regionale 38 che prevede finanziamenti stabili agli istituti della memoria.

Durante l’evento, Giani ha visitato l’archivio dell’ISRT, ammirando documenti storici come il timbro del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, l’agenda di Carlo Rosselli e oggetti simbolici come il vassoio realizzato da Ernesto Rossi durante il confino a Ventotene.

La firma odierna segna un nuovo passo nella valorizzazione della storia e dei valori su cui si fonda la democrazia italiana, rendendo la Toscana un punto di riferimento nazionale per la cultura della Resistenza.

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