
E' l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti a postare sul suo profilo social la nuova corsia ciclabile appena dipinta in viale Redi ed è subito polemica.
La prima di una lunga serie di altre corsie promesse entro settembre dall'amministrazione nell'ambito del piano d'incentivazione alla mobilità privata e sostenibile post pandemia, che risponde al nome ambizioso di "piano Bartali", già divide.
La nuova corsia del viale Redi da via Maragliano verso piazza Puccini non piace ed è giudicata pericolosa da molti.
Come quella di viale Nenni aggiunge qualcuno che si è ritrovato con bici e monopattini pericolosamente vicini all'auto nelle curve.
E' sui social che si scatena la polemica fra favorevoli e contrari. Ciò che a molti incute timore è che la corsia ciclabile è molto diversa dalla pista ciclabile. Non ci sono cordoli e nessuna separazione dalle corsie riservate alle auto e questo le rende pericolose?
Forse sono gli automobilisti a non gradire la presenza di viabilità alternativa e per questo dicono che le corsie ciclabili, che esistono in tantissime città nel mondo sono pericolose?
Di certo è che in molti ono convinti che nemmeno il nome del piano è azzeccatro perchè il buon Gino Bartali, a cui fa riferimento, sarebbe il primo a non gradire con il suo: "E' tutto sbagliato, è tutto da rifare."