La città di Firenze in occasione dedl 35esimo anniversario della morte ricorda il suo sindaco trucidato dalle Brigate Rosse 35 anni quando venne ucciso in un piovoso lunedì al Ponte alla Badia mentre si stava recando in consiglio comunale.
Firenze gli ha reso omaggio, esattamente un anno dopo l'intitolazione a suo nome della piazza posta davanti al nuovo Palazzo di giustizia, nello stesso luogo dove ieri, alla presenza delle autorità cittadine e dei vecchi amici di tante battaglie politiche, è stato inaugurato un monumento in suo nome.
Fra le persone che in questi giorni hanno voluto ricrodare Lando Conte è il Gran Maestro dell'Oriente d'Italia Stefano Bisi che nei giorni scorsi nel corso di un propogramma a lui dedicato e andato in onda sull'emittente Italia 7 ha ricostruito l’omicidio del sindacosullo sfondo del clima di quegli anni segnati dal terrorismo.
Tutto il Grand'Oriente d'Italia gli rende omaggio, ricordando “i valori che incarnava e il contributo che ha dato alla nostra democrazia con la sua passione civile, la forza morale, l’impegno a realizzare il bene pubblico nel solco dei principi ai quali fermamente credeva”.
Conti è stato vitttima di una stagione di intolleranza e crudeltà, nella quale la violenza cercava di farsi ideologia. E per il Grande Oriente d’Italia è “un altro fratello che con la sua vita e il suo sacrificio ha lasciato una testimonianza di vero massone”.
L’agguato a Conti ebbe luogo nel pomeriggio del 10 febbraio 1986, nella zona di Ponte alla Badia a Firenze. Era da solo in auto e si stava recando in Consiglio comunale, dove rappresentava il Partito Repubblicano. Fu assassinato con una raffica di 17 colpi di una mitraglietta Skorpion. Aveva 52 anni e lasciava la moglie e 4 figli. Nella stessa serata con una telefonata anonima a un giornale milanese le Br si assunsero la paternità dell’attentato, Conti da pochi mesi aveva terminato il mandato di sindaco.
Il Lando Conti massone è pco noto. Fiorentino di nascita, classe 1933, fu segretario provinciale del Partito Repubblicano e poi primo cittadino di Firenze dal marzo 1984 al settembre 1985.
Successore di Piero Bargellini e di Alessandro Bonsanti, fu uno straordinario amministratore della cosa pubblica. Con la sua vita e le sue opere testimoniò il principio mazziniano del primato dell’educazione e l’ideale massonico della fratellanza per operare sempre per il bene comune.
Aderì alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia nel 1957, precisamente il 22 novembre, nella loggia Giuseppe Mazzoni n. 62. Nel 1959 si trasferì nella loggia La Concordia n. 110 di Firenze e nel 1970 troviamo il suo nome tra i fondatori della Costantino Nigra n. 714. Successivamente passo alla Abramo Lincoln n. 884 che oggi è a lui intitolata. Conti fu anche Gran Cappellano, nel 1974, dell’Arco Reale. Nel 2006 venne proclamato Gran Maestro Onorario alla memoria. Nel Grande Oriente d’Italia tre logge oggi portano il suo nome."
Anche il Grand'Oriente d'Italia ricorda Lando Conti, il sindaco di Firenze trucidato dalle Br
Mentre Firenze dedica un monumento al "Sindaco del sorriso" anche il Grande Oriente ricorda il fratello Lando Conti, ucciso 35 anni fa.
gio 11 febbraio 2021- 452