L'altro volto del parco di San Salvi. Ecco il nostro viaggio dal giardino di via del Mezzetta

i giardini di via del Mezzetta © n.c.

Un giardino di recente costruzione dove è bello passeggiare, fermarsi ai tavolini o su qualche panchina a cercare fresco come fanno tanti cittadini della zona.
Tanti ci entrano solo per rifornirsi d'acqua al fontanello, ma quasi tutti fingono di non vedere oltre i loro occhi perché hanno paura e nessuno, se non i proprietari dei cani che frequentano l'area apposita osano oltrepassare il vialetto che entra verso San Salvi.

In effetti basta girare dietro l'antenna e il suo basamento di fianco alla recinzione che separa il giardino da un'area privata per avere le prime sorprese.
Dei panni da uomo abbandonati in terra insieme a un sacchetto rotto e più in la materassi e plaid. La rete che separa l'area privata, che è poi una grande oliveta, è divelta in più punti. In alcuni tratti è abbattuta insieme ai paletti di divisione in altra è bucata, ma tantissimi sono i passaggi dentro l'oliveta dove, dicono i padroni dei cani che frequentano l'area e meglio non andare. Tant'è che loro se la palla lanciata al cane va oltre rinunciano ad andare a recuperarla...

Se si torna sul vialetto verso San Salvi notiamo delle panchine prese chi sa dove posate sotto un grande albero dove stazionano spacciatori in attesa dei clienti.

Sul lato destro del vialetto abbandonata al suo triste destino è l'ex casa degli scout. Una ex colonica dove guardando dentro si notano ancora i calendari degli scout e le camerate coi letti a castello in legno.
Lo spettacolo è però desolante nell'insieme.
Erba alta, magazzini forzati e aperti usati come gabinetti, escrementi umani anche ai piedi del bel (e per fortuna ancora integro) murales. Un grande braciere dove si cuoce chissà che cosa, e materassi sparsi sotto il pergolato.
Stride una telecamera posizionata su un albero e un faro (non sappiamo se acceso di notte) per illuminare e inquadrare il degrado.
Un immobile comunale che a ben altro uso potrebbe essere destinato preda di degrado e abusivismo.

Usciamo tristi dal parco. Il lato B di San Salvi non ci è piaciuto così come il lato A ed uscendo fingiamo anche noi di non vedere il via vai di spacciatori e clienti "per evitare guai" come ci hanno suggerio i frequentatori.