Rabatta - Villa Martini. Interrogazione delle opposizioni su una zona virtualmente isolata © n.c.
Di seguito il testo dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Comunali di opposizione si una vicenda che sta diventando spinosa:
I sottoscritti Consiglieri Comunali: Luca Ferruzzi, Luca Margheri, Claudia Masini, Alessandro Marrani e Matteo Gozzi presentano la seguente INTERROGAZIONE a Risposta Scritta e Orale Situazione delle opere di urbanizzazione primaria sulla via denominata “Località Rabatta – Villa Martini” Preso Atto che con la recente chiusura da parte del Comune del Viale dei Tigli (Villa Martini) per motivi di sicurezza, strada vicinale con diritto di passo per gli abitanti degli insediamenti di nuova urbanizzazione posti sulla via denominata “Località Rabatta – Martini”, a tali abitanti è precluso ogni collegamento pubblico con la viabilità comunale e con la Traversa del Mugello, con ciò negando i loro diritti a rendere fruibili gli edifici di residenza e possibile la vita sociale così come definiti dalla legislazione relativa agli oneri di urbanizzazione pagati a suo tempo dai costruttori e incassati dal Comune, e che gli abitanti sono al momento costretti a praticare una carrareccia poderale, senza diritto di passo e con difficoltosa e pericolosa immissione, dato il dislivello, sulla Traversa del Mugello; Ricordato che le concessioni di licenzia edilizia sono subordinate al pagamento degli oneri concessori, tra cui appunto gli Oneri di Urbanizzazione, e che il Comune di Borgo San Lorenzo, avendo approvato nelle suddetta area licenze edilizie per abitazioni ove risiedono oltre 80 famiglie, implicitamente riconosce il pagamento effettuato, datio in solutum e/o in forma finanziaria, al Comune stesso di tali oneri. Accertato che i fondi suddetti debbono essere utilizzati come contributo al Comune per opere di urbanizzazione primaria comprendenti, per le aree residenziali urbanizzate insistenti sulla via denominata “Località Rabatta” e contigue: strade, fogne, illuminazione pubblica, rete di distribuzione luce e gas, acqua, aree parcheggio e verde attrezzato, necessarie a norma di legge per rendere fruibili gli edifici presenti in zona e possibile la vita sociale degli abitanti. Considerato altresì che il rilascio del permesso di costruire dovrebbe essere subordinato alla presenza nell'area delle suddette opere o, al meno, alla programmazione da parte del Comune (o di privaticostruttori nel caso del datio in solutum) della loro realizzazione nel successivo triennio, e quindi l'obbligo spettante all'Ente Pubblico del controllo sull'effettuarsi di dette opere nell'arco temporale massimo di tre anni dalla costruzione delle residenze effettuate in alcuni casi almeno 12 anni or sono. Visto il perdurare da oltre 10 anni del non allacciamento alla rete d’illuminazione pubblica dei lampioni situati in zona urbanizzata di via “Località Rabatta” , l'allacciamento alla rete del gas metano avvenuto solo 4 anni or sono e le condizioni pietose del fondo stradale, tale che lo stesso servizio pubblico di Scuolabus nell'area risulta soppresso da oltre 4 anni a causa delle buche, ed infine l'inaccettabile protrarsi dello stato di disagio della popolazione locale. Preso atto che i cittadini ivi residenti avendo regolarmente pagato non solo gli oneri di urbanizzazione ma la stessa TASI, tassa destinata ai servizi indivisibili, ivi compresa l’illuminazione pubblica, il gas, la sicurezza, la manutenzione strade etc avrebbero pieno diritto all’espletamento dei servizi corrispondenti; Considerato inoltre di come l’inserimento o meno della suddetta strada o di porzioni urbanizzate di essa nell’elenco della viabilità comunale debba intendersi svincolato dall’erogazione di pubblico servizio, peraltro strumentale alla sicurezza diurna e notturna e al decoro dell’area e normalmente pagato, negli anni dai cittadini colà residenti; Ricordato infine di come, a detta degli abitanti e riportato in passato da organi di stampa, la precedente amministrazione avesse pubblicamente informato e concordato, nel corso di colloqui a suo tempo avuti con i costruttori e i cittadini acquirenti, che a urbanizzazione avvenuta il Comune avrebbe preso in carico la strada, mentre per le strade private circonvicine il Comune stesso si sarebbe fatto promotore dell'attivazione di un consorzio pubblico-privato per la manutenzione dell'intera viabilità privata di zona, necessaria al collegamento dell'area con la Traversa del Mugello. TUTTO CIO’ PREMESSO SI INTERROGA L’ASSESSORE DI COMPETENZA PER CONOSCERE Se il Comune può affermare con sicurezza che i diritti spettanti ai cittadini di via “Località Rabatta” relativi alla piena fruizione delle loro abitazioni e alla vita sociale, acquisiti quale contropartita degli oneri di urbanizzazione pagati e della TARI versata, particolarmente per quanto attiene lo stato della strada stessa e lo stesso accesso in sicurezza all'area, il servizio di Scuolabus mancante, e l'illuminazione pubblica mai allacciata siano stati pienamente rispettati. Se è invero previsto che alcuna porzione di via “Località Rabatta” debba essere presa in carico. Quale risulta essere all'attualità lo stato di costituzione del consorzio pubblico-privato evocato dalla precedente amministrazione per la manutenzione della viabilità privata di zona. Se non ritenga il Comune doversi attivare al più presto per garantire l’allacciamento dei lampioni in questione, realizzati in area urbanizzata assieme a parcheggi, posto riservato a cittadini portatori di handicap, etc, alla rete d’illuminazione pubblica; Qualora tali opere di urbanizzazione risultassero in tutto o in parte di spettanza datio in solutum alle imprese costruttrici, quali azioni siano state messe in essere, all'attualità o negli oltre 10 anni trascorsi per garantirne la realizzazione nei tempi di legge previsti (3 anni), ed evitarne nel contempo nocumento per i contribuenti e per il Comune nell'eventuale caso di inadempienza; Nel perdurare della situazione di disservizio, se non ritenga il Comune si debba provvedere a restituire ai cittadini le corrispondenti quote degli oneri di urbanizzazione e della TASI per la porzione dei servizi mai effettuati. Se non ritenga il Comune, stante il grave stato di disagio e l'obbligo di garantire ai cittadini il completo godimento dei suddetti diritti derivanti dall'urbanizzazione effettuata, essere opportuno il disporre di un esproprio per pubblica utilità almeno dell'ultima porzione della viabilità vicinale / privata di immissione nella viabilità pubblica alfine di garantire un collegamento stabile, sicuro e soddisfacente e il corretto espletamento dei servizi dovuti alle aree urbanizzate di cui sopra.


