macchine operatrici © ET
È un atto grave e violento quello denunciato dalla società AGSM AIM e avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 luglio al cantiere del parco eolico sul Monte Giogo, in Mugello. Secondo la ricostruzione fornita dall’azienda – unica fonte al momento – circa cinquanta persone incappucciate avrebbero assaltato il sito, minacciato i lavoratori con coltelli, danneggiato macchinari, sottratto motoseghe e costretto ingegneri e operai ad abbandonare l’area.
Un attacco preoccupante e intimidatorio, subito condannato con fermezza da istituzioni, forze politiche, ordini professionali e mondo imprenditoriale. In attesa di verifiche ufficiali da parte delle forze dell’ordine, va precisato che nessuna delle associazioni o dei comitati locali che da tempo si oppongono pubblicamente al progetto eolico risulta coinvolta o collegata all’azione.
Cristiano Benucci, consigliere regionale del PD, ha definito l’accaduto “un attacco annunciato, ma ugualmente gravissimo. Non si è trattato di protesta, ma di un vero e proprio atto criminale. Chi ha alimentato il clima d’odio e disinformazione sul progetto – ha aggiunto – deve oggi riflettere”. Per Benucci, l’eolico è “parte della risposta alla crisi climatica, non il problema”.
Elisa Tozzi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, pur ribadendo la sua storica contrarietà al progetto, ha espresso una netta distinzione: “Guai a confondere la difesa dell’ambiente con la lotta antagonista. Eco-terrorismo e campeggi di lotta sono concetti che mi fanno rabbrividire”.
Maurizio Bigazzi e Massimo Ferrati, rispettivamente presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa e coordinatore territoriale per il Mugello-Valdisieve, hanno parlato di “un atto grave contro l’intera comunità toscana”, lodando l’integrazione tra ambiente e impresa che caratterizza il territorio mugellano.
Anche l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, tramite il presidente Giancarlo Fianchisti e il coordinatore della Commissione Ambiente Stefano Corsi, ha espresso “piena solidarietà ai colleghi e lavoratori coinvolti. La violenza non è mai legittima. Così si alimentano tensione e polarizzazione”.
Parole dure arrivano anche da Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, che evoca un possibile problema anarchico nel territorio: “Siamo di fronte a un sabotaggio condotto con scientifica violenza. Serve chiarezza immediata e punizioni esemplari. Le infrastrutture per le rinnovabili sono essenziali per l’indipendenza energetica del Paese”.
Dai territori, Francesco Tagliaferri, Sindaco di Vicchio, ha confermato di essere in costante contatto con la società AGSM AIM insieme al sindaco di Dicomano Massimiliano Amato: “Abbiamo espresso solidarietà alle maestranze e scelto un profilo mediatico prudente per non ostacolare le indagini. Questo non è manifestare, è violenza”.
Anche il gruppo consiliare Vicchio Vive ha preso posizione con parole nette: “È inaccettabile che in un contesto civile si ricorra alla violenza. Nessun lavoratore dovrebbe temere per la propria incolumità mentre fa il suo lavoro. Ci aspettiamo interventi decisi a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il cantiere di Villore resta ora al centro dell’attenzione non solo per il dibattito sul futuro energetico del Mugello, ma anche per la necessità urgente di riportare il confronto sul piano civile e democratico. La violenza, comunque la si voglia mascherare, resta inaccettabile.


