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Rapine e furto con strappo a persone anziane

La Polizia di Stato esegue un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 36enne indagato per almeno 5 episodi.

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I ’’Falchi’’ della Squadra Mobile I ’’Falchi’’ della Squadra Mobile © Polizia di Stato
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Nel primo pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo toscano, nei confronti di un 36enne di origine marocchina, raggiunto da gravi indizi di colpevolezza circa la commissione di una serie di rapine e furto con strappo.
Almeno 5 gli episodi contestati all’indagato (e altrettante sono le vittime) nel provvedimento a firma del GIP e che sarebbero stati commessi nei quartieri fiorentini di Novoli e Le Piagge, in un arco temporale relativamente breve (tra luglio e agosto scorso), nella maggior parte dei casi, nei confronti di persone anziane.

Secondo quanto ricostruito dai falchi della Squadra Mobile di via Zara, tra le vittime, infatti, ci sarebbe un 75enne aggredito violentemente nell’androne del palazzo di casa dopo essere stato avvicinato dal malintenzionato con la scusa di essere un muratore dell’edificio.
A seguito di questa vicenda, la vittima avrebbe riportato anche delle lesioni giudicate guaribili con 20 giorni di prognosi, mentre l’autore del gesto sarebbe riuscito ad impossessarsi di un orologio e di una collana per un valore complessivo di oltre 6.000 euro.
Con un simile modus operandi, lo stesso uomo avrebbe messo a segno un colpo anche nei confronti di una 90enne che stava rientrando nella sua abitazione aiutandosi con un deambulatore.
In questa occasione la donna sarebbe stata spinta e poi le sarebbe stata strappata via con forza una borsetta a tracolla, ritrovata successivamente tra le vie del quartiere senza all’interno la sua carda di credito.

A cadere nel mirino di quella che, sulla base di quanto sinora emerso, gli inquirenti ipotizzano essere la stessa persona, anche due donne di 75 e 77 anni, avvicinate in due distinte situazioni, entrambe con la banale scusa di richiesta di informazioni stradali.

Una di loro, derubata di una preziosa collanina avrebbe riportato a seguito della rapina una frattura del polso, mentre all’altra, rimasta fortunatamente illesa, sarebbe sparito dal collo un pendente contenete, tra le altre cose, la fede nunziale del defunto marito.  A seguito di una serrata quanto rapida attività d’indagine e dopo una serie di verifiche incrociate, durante le quali sono state esaminate anche tutte le immagini delle telecamere di videosorveglianza cittadine, gli investigatori hanno ricostruito la plausibile dinamica degli eventi.

Secondo l’ipotesi investigativa, l’autore dei delitti una volta entrato in possesso dei beni delle vittime avrebbe anche provveduto, a stretto giro, a liberarsene, monetizzandoli presso dei compro oro cittadini.

In virtù di ciò, al momento, i titoli cautelari sono costituti dai reati - tentati o consumati - di rapina aggravata, di furto con strappo e, infine, di autoriciclaggio.

L’uomo resta inoltre indagato anche per il reato di lesioni aggravate a seguito delle rapine con le vittime rimaste ferite.

I Falchi della Squadra Mobile lo hanno rintracciato e fermato ieri nei pressi del parco delle Cascine.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.

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