Ricordando Luciano Mazzoni. Il racconto della blogger Amy © n.c.
Di Amy Gulick. Ho abitato a Grezzano per 10 anni, vicino a Luciano Mazzoni. Per questo ho avuto la fortuna di incontrare, regolarmente, il suo sorriso gentile quando passavo davanti a casa sua. All'inizio del 2014, mentre consultavo “Lavoravo alla Todt: La Costruzione della Linea Gotica nel Mugello” di Edoardo Braschi, mi sono imbattuta nel capitolo basato sui ricordi di Grezzano durante gli anni della guerra. Non potevo credere alla mia fortuna. Stavo facendo ricerche sugli anni della guerra, in particolare sulle battaglie svolte sulla Linea Gotica in Mugello e sulle esperienze dei soldati alleati durante la liberazione del settembre 1944. E' così che ho scoperto questa risorsa incredibilmente preziosa, Luciano, che ha vissuto il periodo della seconda guerra mondiale nello stesso paese dov’è nato e dove ha passato tutta la sua vita. La mattina in cui ho suonato il campanello di casa sua, sono stata immediatamente pregata di entrare da sua moglie. Mentre iniziavo a spiegare ad entrambi lo scopo di questa visita improvvisata, ho percepito una voglia di parlare dalla parte di Luciano. Ci sedemmo al tavolo, e io incominciai il discorso. Luciano ha risposto alle domande in modo chiaro, genuino e con entusiasmo. Mi ha aiutato ad individuare alcuni luoghi che non riuscivo a trovare su nessuna mappa. E mi ha raccontato qualche episodio dei primi giorni dopo la liberazione di Grezzano. Mi ha prestato un libro. Mi ha permesso di fare una foto, dopo una leggera protesta. Da vero gentiluomo italiano che era, diceva che forse il suo aspetto non era abbastanza ordinato per una foto; e invece è una foto che, secondo me, cattura tutta la sua anima graziosa e raffinata. Salutandoci, mi ha detto di tornare quando volevo a continuare la conversazione. Dopo quell'incontro, qualcosa è cambiato. Mi salutava sempre nel suo solito modo cortese. Eppure, quando i nostri occhi si incontravano, avevo l’impressione che mi fosse stato concesso qualcosa di speciale: un barlume di vita che, come tanti, nascondeva infiniti strati di memoria, sia gioiosi che tragici. Prima di conoscere Luciano, potevo solo leggere degli episodi bellici, attraverso un metodo di ricerca che a volte mi risultava distante, impersonale. Dopo aver conosciuto lui, ho iniziato a capire veramente il senso, il significato, e l’impatto socio-storico della guerra sugli italiani. Non lo dimenticherò mai. Clicca qui per leggere l'intervista realizzata da Amy con Luciano Mazzoni (testo in inglese)


