Prato, 9 mag. – "Quella di costituire una multiutility è un'idea corretta e non ha senso andare ancora dietro ai soliti 'no' perché, se ben strutturata, potremo colmare il ritardo della Toscana rispetto ad altre regioni. Lo sviluppo della multiutility, a oltre un anno dalla nascita, lascia però molto a desiderare: ci sono dei nodi irrisolti.
Per esempio, ha poco senso la proposta della candidata PD a Prato, che dovrebbe conoscere il tema rifiuti, perché ha parlato di 'redistribuzione' - parola magica - degli utili ma, ad oggi, questi utili non ci sono e non ci saranno. La multiutility ha dei limiti strutturali".
Approfondisce così un altro aspetto del nodo rifiuti in Toscana l'On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente.
"Sono convinta – prosegue Mazzetti – che si possa ancora trasformare questa buona idea in pratica: occorre cambiare strategia. Il coinvolgimento del pubblico, attraverso i Comuni, è imprescindibile, perché si tratta di gestire le risorse e favorirne il riutilizzo, senza il privato siamo in un vicolo cieco".
"Dico sì – rimarca – a un'apertura graduale al mercato e agli investitori privati: nel 2024 non può essere un tabù anche perché il 'tutto pubblico' non ha funzionato granché, con costi in costante rialzo per famiglie e imprese". "L'altro punto dolente – aggiunge – è quello che abbiamo già ampiamente toccato riaprendo, finalmente, dopo anni di oblio, un dibattito: gli impianti, dai termovalorizzatori di nuova generazione, sui quali il Centrodestra è chiaro, in poi". "Il PD – conclude – ha affrontato con paura, con inerzia, con una visione retrograda un'opportunità, i risultati sono sotto l'occhio di tutti".