Nella pianificazione regionale salta l’impianto di Selvapiana, a Rufina (Fi), entra quello di trattamento meccanico biologico (Tmb) realizzato nella discarica di Legoli, a Peccioli (Pi). L’assemblea toscana ha approvato a maggioranza la modifica al Piano regionale di gestione dei rifiuti con le due previsioni che di fatto “anticipano la revisione generale già immaginata con la legge del 2014” ha detto il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd). La modifica, ha spiegato Baccelli illustrando l’atto, è “necessaria e urgente, condivisibile nel merito e nel metodo”. “Il nostro approccio, adottato peraltro anche in sede di commissione attraverso confronti serrati, è pragmatico e tutt’altro che ideologico” ha detto ricordando l’audizione di ieri, martedì 28 marzo, proprio con i sindaci di Peccioli e Rufina, Renzo Macelloni e Mauro Pinzani e del direttore generale dell’Ato Toscana Centro Sauro Mannucci. Il percorso di revisione generale sul settore, per il presidente, riconosce il “buon lavoro fatto dalla Regione in questi anni” e permette un “salto di qualità” con scelte di strumenti “efficaci e calati sulle esigenze dei territorio”. Un’espressione di voto contrario, per Baccelli “equivale a dire no all’eliminazione di un inceneritore”. Per il vicepresidente della commissione Ambiente, Giacomo Giannarelli (M5S), la modifica contiene aspetti positivi. Tra questi l’inserimento del Tmb di Peccioli e l’eliminazione di Selvapiana che per Giannarelli “crea un precedente importante. Lo sosteniamo da tempo: una previsione già autorizzata può essere cancellata con le giuste motivazioni”. Sulla modifica proposta dalla Giunta, il vicepresidente ha però avanzato anche alcune critiche, motivando così il voto contrario. Tra i punti deboli, il “non tener conto delle prescrizioni europee”. “Se applicassimo alla lettera il pacchetto economia circolare, dovremmo rivedere tutta l’impiantistica della Toscana” ha sostenuto. Una dichiarazione di voto contraria è arrivata anche da Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) che sulle due previsioni ha speso parole positive. “Abbiamo sempre detto che Selvapiana era un impianto privo di senso. Oggi ci viene data ragione ma i costi della mancata realizzazione ricadranno sui cittadini: circa 2,6milioni che verranno scaricati sulla Tari” ha detto. Sull’impianto di Peccioli il consigliere ha auspicato una “buona realizzazione” e ricordato che Arpat e Asl “manifestano riserve sul tipo di tecnologie utilizzate”. Fattori è intervenuto anche su Case Passerini: “Tra le pieghe del testo l’impianto rimane, si prevede possa bruciare anche rifiuti speciali e accogliere quelli di altre Ato”. Da qui l’esortazione a non cercare di mettere una “toppa” ma lavorare per una “vera riforma. Dobbiamo avere la capacità di riscrivere un nuovo Piano” ha concluso. Ringraziamenti al lavoro fatto dalla Giunta sono arrivati dal presidente del nuovo gruppo Art.1 - Mdp, Serena Spinelli: “Il percorso fatto dimostra che la Toscana ha la capacità di approcciarsi al tema dei rifiuti con competenza e senza pregiudizi”. “Questo stralcio è un adeguamento puntuale” ha detto l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni al termine del dibattito. Raccogliendo l’esortazione del consigliere Fattori per l’utilizzo della migliore tecnologia nell’impianto di Tmb, ha ricordato che l’eliminazione di Selvapiana è “coerente con la programmazione regionale” anche rispetto ad atti “già sottoscritti”. Sulla filosofia europea e le direttive comunitarie, Fratoni ha specificato quanto siano “perfettamente tradotte nella pianificazione regionale”.