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Comunità energetiche rinnovabili. Le Pmi verso l’autonomia energetica, ma il divario con l’UEresta ampio

Il contesto normativo si sta evolvendo favorevolmente: il Decreto CER (DM 414/2023) prevede contributi a fondo perduto fino al 40% dei...

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Andrea Tagliaferri e sala_Accendiamo Andrea Tagliaferri e sala_Accendiamo © Cna Firenze
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Si è svolto a Campi Bisenzio, presso l’Hidron, un incontro promosso da CNA Piana Fiorentina per approfondire le opportunità offerte dalle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). L’appuntamento ha visto la partecipazione di esperti, amministratori e rappresentanti delle imprese locali per fare il punto su un modello innovativo di produzione e condivisione dell’energia da fonti rinnovabili, capace di generare benefici economici, ambientali e sociali.

Durante l’incontro sono stati analizzati gli aspetti normativi, fiscali, tecnici e finanziari legati alla costituzione di una CER. È stato presentato come caso virtuoso il progetto avviato da CNA Pontassieve, che ha realizzato una comunità tra l’associazione e i suoi dipendenti, alimentata da un impianto fotovoltaico installato sul tetto della sede. L’energia condivisa genera un incentivo economico, riconosciuto dal Gestore dei Servizi Energetici, che CNA destina al welfare aziendale.

Il presidente di CNA Piana Fiorentina, Massimo Cerbai, ha sottolineato come le CER rappresentino una risposta concreta alla sfida della transizione ecologica, anche per le piccole imprese, e un'opportunità per rafforzare l’autonomia energetica locale. Attualmente, quella di Pontassieve è l’unica CER attiva nella Città Metropolitana di Firenze e una delle 14 in Toscana su un totale di 213 in Italia.

Il contesto normativo si sta evolvendo favorevolmente: il Decreto CER (DM 414/2023) prevede contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi d’investimento per impianti nei comuni sotto i 5.000 abitanti. Il decreto firmato il 16 maggio 2025, la cui pubblicazione in Gazzetta è attesa a breve, estenderà la soglia a 50.000 abitanti, includendo quasi tutti i comuni dell’area metropolitana fiorentina, escluso il capoluogo.

Tuttavia, permangono criticità legate al costo dell’energia per le PMI italiane. I dati dell’Osservatorio energia CNA indicano che, nel 2024, le piccole imprese con consumi fino a 20 MWh hanno pagato l’energia il 29,4% in più rispetto alla media UE, con un costo medio di 435 euro/MWh, contro una media europea di 336 euro. Le imprese energivore, invece, hanno pagato solo il 4% in più, grazie a una struttura della bolletta più favorevole e a un’incidenza fiscale proporzionalmente inferiore.

L’evento ha visto la partecipazione, oltre a Cerbai, del sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, di Rossella Borgioli (CAF Imprese CNA), Giovanni Bocchetti (Finart CNA), e degli esperti di Enegan Fabrizio Bassini e Luca Ciulli. CNA si è detta pronta a supportare le imprese interessate, mettendo a disposizione competenze, strumenti operativi e consulenze per favorire la transizione energetica dal basso.

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