Risposte in Consiglio Comunale. Omoboni replica (punto per punto) alla Lega. E cita il regolamento © n.c.
Questa la nota arrivata stamani (mercoledì 7 agosto) in redazione da parte del sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni: La legge è uguale per tutti: così come i diritti e doveri dei consiglieri. Che hanno l’obbligo di leggere il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, almeno prima di paventare qualche denuncia o di proclamare il mancato rispetto dei consiglieri da parte della giunta. Questa amministrazione ha dimostrato collaborazione, apertura e mediazione anche quando sarebbe stato più semplice affidarsi alla normativa. I consiglieri della Lega parlano di leale collaborazione che, al di là di qualche bella parola in consiglio, hanno dato prova di far mancare. In ogni occasione. E’ però adesso necessario ripercorrere i fatti reali e sottolineare la normativa che viene applicata. Sulla domanda d’urgenza al Consiglio comunale del 29 luglio 2019, secondo il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale: - ART. 12 - DOMANDE D’URGENZA 1 -Per fatti di rilevante importanza ed urgenza emersi dopo la convocazione del Consiglio Comunale è ammesso a non più di due consiglieri e per non più di 10 minuti a seduta presentare domande d’urgenza per avere brevi risposte. 2 - Tali domande devono pervenire per iscritto, utilizzando anche gli strumenti informatici, almeno 6 ore prima dell’ora per la quale è convocato il Consiglio Comunale. 3 - Qualora il Sindaco o l’assessore competente dichiarino di non poter rispondere immediatamente alla domanda, sono tenuti a fornire risposta scritta entro il termine di 5 giorni. La domanda d’urgenza (cumuli di terra presso il Parco Pertini) è stata presentata con pec protocollata con n. 17989 del 29.7.2019. Appurato che neanche gli elementi per ritenerla urgente erano presenti (la terra era presente da diversi mesi), alla domanda, per spirito di collaborazione è stato comunque risposto punto per punto in Consiglio dall’Assessore Baggiani che ha letto una dettagliata nota degli Uffici (la breve risposta prevista dal regolamento). Il regolamento non prevede una replica o discussione, non trattandosi di un punto iscritto all’ordine del giorno del Consiglio. Se viene data riposta orale, non è prevista riposta scritta. Basta leggere il regolamento. Su interrogazione a risposta orale e scritta eliminazione spazi di sosta a favore del CRS, questa è stata protocollata il 23.7.2019 (numero protocollo 17557). Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale prevede all’articolo 30 che: 1 - L’interrogazione è presentata per iscritto e inserita nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale. L’interrogante ha facoltà di illustrarla per non più di 5 minuti. 2 - La risposta viene data, con gli stessi limiti di tempo, nel primo Consiglio utile, convocato entro 30 giorni dalla data di presentazione. 3 - Se l’interrogante richiede risposta scritta, la risposta viene data per iscritto nel termine di 20 giorni dalla presentazione, ovvero di 10 giorni, qualora l’interrogante richieda, motivandola, l’urgenza. 4 - In caso di mancata risposta scritta nei termini, l’interrogazione va inserita all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile e la risposta viene data in aula e se richiesto deve essere ripetuta per iscritto all’interrogante. 5 - Le interrogazioni relative a fatti ed argomenti identici o connessi vengono svolte contemporaneamente e la risposta potrà essere data contestualmente. 6 - Alla risposta l’interrogante può replicare brevemente, per dichiarare soltanto se si ritiene soddisfatto o meno. Nella riunione della conferenza capigruppo precedente al consiglio del 29 luglio è stato stabilito di rinviare la risposta orale per quella interrogazione alla seduta successiva, visto che non era nell’ordine del giorno già approvato. Capigruppo in cui è presente il consigliere Atria per il gruppo Lega per Salvini. Per quanto riguarda i termini è palese che ad oggi, considerati i 20 giorni dal protocollo, la risposta scritta sia ampiamente entro la scadenza che sarebbe il 12 Agosto (20 giorni dalla data del protocollo, 23/07/2019). Il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 81 del 22.6.2000, all’art. 30 (Forma delle interrogazioni e risposta) prevede due distinti procedimenti, con diversi termini di risposta: un primo procedimento per l’interrogazione con risposta in Consiglio comunale (quindi con risposta orale), per il quale la risposta è data “nel primo Consiglio utile, convocato entro 30 giorni dalla data di presentazione”. Un secondo procedimento per l’interrogazione con risposta scritta, che deve essere resa in tale forma “nel termine di 20 giorni dalla presentazione, ovvero di 10 giorni, qualora l’interrogante richieda, motivandola, l’urgenza”. Qualora non venga data riposta scritta nei termini previsti “l’interrogazione va inserita all’ordine del giorno del primo Consiglio comunale utile e la risposta viene data in aula e se richiesto deve essere ripetuta per iscritto all’interrogante”. Il regolamento dell’Ente non disciplina espressamente il procedimento da osservare qualora venga presentata una interrogazione con risposta sia orale, sia scritta. In questo caso, a tutela delle funzioni del consigliere comunale, si è sempre attivata prioritariamente la riposta scritta entro 20 giorni dalla presentazione o 10 giorni, in caso di urgenza e il successivo inserimento dell’interrogazione nell’ordine del giorno del primo Consiglio utile. Per quanto riguarda il termine generale di 30 giorni per la risposta alle interrogazioni previsto dall’art. 43, comma 3, del d.lgs. n. 267/2000, si è espresso anche il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, che nel parere del 17 febbraio 2017 stabilendo che “l’ente non possa esimersi dal fornire risposta alle interrogazioni nei tempi previsti, ferma restando l’esigenza di leale collaborazione da parte dei consiglieri comunali”.


