
“La situazione che sta vivendo la Fiorentina in vista dell’avvio dei lavori per la ristrutturazione del Franchi è a dir poco surreale e, come spesso accade, a pagare dazio saranno i tifosi, costretti ad ogni partita a fare a proprie spese più di 200 Km. E perché? Perché il sindaco di Empoli - ossia del Comune con uno stadio da serie A più vicino a Firenze - ha giustamente evidenziato le problematiche che la sua città dovrebbe affrontare in occasione degli incontri casalinghi della Fiorentina. Tutto giusto, se non fosse che il sindaco di Empoli appartiene alla medesima famiglia politica del sindaco di Firenze e del Governatore della Toscana! La situazione che si apprestano a vivere la Fiorentina e i suoi tifosi, è figlia delle scelte fatte negli ultimi anni dalla politica ed ora alla politica toccherebbe risolvere i problemi da essa stessa creati.
Dario Nardella si è messo di traverso rispetto alla volontà di Rocco Commisso di realizzare a proprie spese un nuovo stadio, pretendendo di ristrutturare l’Artemio Franchi utilizzando i fondi pubblici del PNRR. Questa scelta rende impensabile che oggi la Fiorentina contribuisca ai lavori di restauro, ma è giusto far sapere a tutti che - con un costo superiore dei lavori, impossibile da colmare coi fondi PNRR - sarebbe possibile utilizzare il Franchi anche durante i lavori di restauro, senza trasferimenti in altri impianti. Esattamente come si è fatto in altri importanti impianti europei, come lo Stamford Bridge su tutti.
La scelta politica di utilizzare i soldi pubblici per ristrutturare il Franchi ha generato questa situazione, ma la decisione di Nardella è stata sempre difesa dal suo partito e dal Governatore Giani. Per questo, oggi, facciamo appello proprio al Presidente della Giunta regionale - coadiuvato magari dal nuovo segretario del Pd Fossi, che della vicenda stadio, da ex-sindaco di Campi Bisenzio, è minuziosamente edotto - affinché si adoperi a convocare attorno ad un tavolo i sindaci di Firenze e Empoli per trovare una soluzione.
Empoli deve ricevere tutte le dovute garanzie sul piano della gestione dell’ordine pubblico - anche attingendo a risorse del Comune di Firenze o della Città Metropolitana, della quale, guarda caso, il presidente è sempre Nardella - ma è innegabile anche che la presenza al Castellani della Viola rappresenterebbe un importante indotto economico per la città.
Se Nardella non è in grado, da sindaco della Città Metropolitana, di mediare tra Firenze e Empoli, lo facciano il Governatore Giani o il segretario Fossi, ma la Fiorentina deve rimanere a giocare in Toscana. Primo, perché è un patrimonio di tutta la Regione, e secondo, perché non è giusto che a pagare le storture generate dalla politica siano i tifosi” lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.