OK!Firenze

Rivolta a Sollicciano: il sindacato di polizia penitenziaria durissimo

"Governo incapace, situazione da Stato africano". Quetse le parole di Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria Spp.

  • 85
carcere di Sollicciano carcere di Sollicciano © OkNews24
Font +:
Stampa Commenta

"Mancanza di acqua, nonostante temperature bollenti nelle celle sotto il sole estivo. Cimici, topi, disagio psichico non curato".
Sono queste le condizioni di vita all'interno del carcere fiorentino di Sollicciano denunciano i sindacati, uguali peraltro alle condizioni di altri carceri toscani.

A Sollicciano ieri si è tolto la vita un detenuto e oltre cinquanta sono i suicidi dall'inizio dell'anno.
Il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria, Spp, Aldo Di Giacomo in una nota stampa è durissimo contro il governo.

"A Sollicciano si è suicidato in carcere la 53esima vittima di questa strage senza fine, un giovane ventenne di origine marocchina (in realtà tunisino, ndr) con poco più di un anno di pena da scontare - dichiara Di Giacomo - dopo che in mattinata è morto in ospedale anche il giovane detenuto che aveva tentato il suicidio nel carcere di Livorno, anch'esso con poco più di un anno di pena da scontare e con tre figli.

Tutto questo mentre nel Consiglio dei ministri niente di veramente utile al sistema carcerario è stato fatto. Stiamo assistendo ad un'ecatombe senza precedenti: 53 detenuti si sono tolti la vita, mai così tanti"

Un triste 'conto' al quale devono aggiungersi "cinque poliziotti penitenziari che si sono anch'essi suicidati dall'inizio dell'anno".
"Il sistema carcerario, continua Di Giacomo, "è al collasso, i numeri degli eventi critici sono tutti i peggiori della storia delle carceri italiane. Il nostro sistema è assolutamente paragonabile a quelli degli Stati africani. Il governo e l'amministrazione penitenziaria sono assolutamente incapaci di gestire la gravissima situazione. Dopo il consiglio dei ministri di ieri (mercoledì, ndr) che ha visto come unico risultato l'incapacità di trovare soluzioni concrete e tempestive, non ci resta che sperare nell'aiuto della provvidenza".

Lascia un commento
stai rispondendo a