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Il "Romanelli" non parte e la Fortis Juventus: un gigante senza timone tra macerie e incertezze

Fortis e il suo stadio, due facce della stessa medaglia: una nave in attesa di salpare, bloccata dal cantiere fantasma e da l'incertezza sulla rotta da seguire

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Lo stadio Romanelli Lo stadio Romanelli
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La Fortis Juventus, storica società calcistica di Borgo San Lorenzo, si trova oggi ad affrontare una tempesta perfetta, un incrocio di crisi che minaccia di farla affondare in un mare di incertezze. Se lo Stadio Comunale Romanelli, da un anno in attesa di una ricostruzione che non inizia, rappresenta la metafora di un cantiere bloccato e di un futuro che non decolla, la società stessa è come una nave ammiraglia alla deriva, privata dei suoi naviganti più esperti e con un nuovo capitano che deve ancora rivelare la sua rotta.

Il Romanelli: un cantiere fantasma e le promesse mancate

È trascorso un anno da quando le fondamenta del Romanelli, comprese le essenziali strutture per la ristorazione, sono state smantellate con la promessa di una rinascita. Un investimento di circa 2 milioni di euro destinato al rifacimento della tribuna centrale e altri interventi significativi. Le scadenze, però, sono state un'illusione. Inizialmente fissata per Maggio 2026, la data di completamento è stata poi rinviata e secondo l'Assessore Timpanelli, si vedrà la fine nel gennaio 2026, subordinando il tutto al "via libera definitivo" del Genio Civile. Oggi, a giugno 2025, quel via libera pare non sia ancora arrivato. Speriamo in uno sbaglio.

La nave Fortis, quindi, è ancorata a un molo inesistente. Il ritardo, si dice, è dovuto a "problematiche progettuali", "richieste di integrazioni e osservazioni" da parte del Genio Civile. Ma come può un progetto esecutivo, per sua natura dettagliato e conforme alle normative, mostrare lacune così gravi in fase di approvazione? Il sospetto, e la domanda che la cittadinanza si pone, è che non siano state effettuate le dovute indagini preventive, lasciando la nave in balia delle correnti burocratiche. Questo non è solo un ritardo, è un segnale preoccupante forse di una mancanza di diligenza preventiva che sta penalizzando l'intera comunità sportiva borghigiana?

La Fortis Juventus: una nave senza i suoi lupi di mare

Parallelamente alla crisi infrastrutturale, la Fortis Juventus sta vivendo una profonda crisi interna. La partenza di elementi storici e carismatici come Serotti e Gurioli può essere un colpo durissimo, come se la nave avesse perso i suoi lupi di mare più esperti, capaci di orientarsi anche nelle tempeste più furiose. Questi addii lasciano un vuoto di leadership e di esperienza, rendendo ancora più precaria la navigazione in acque agitate.

In questo scenario, il nome di Santini emerge come quello del prossimo Presidente, il nuovo capitano chiamato a prendere il timone. Da ammirare per il coraggio. Tuttavia, la rotta della sua presidenza è ancora avvolta nella nebbia. Non si conosce bene quale sarà l'organigramma tecnico, chi saranno i suoi ufficiali di bordo e quale sarà la strategia per far ripartire la nave. Questa incertezza alimenta il senso di smarrimento e la preoccupazione di tifosi e addetti ai lavori.

L'onda d'urto sui giovani: il futuro che scivola via

L'impatto più devastante di questa duplice crisi si abbatte anche sul settore giovanile. Senza strutture adeguate, senza una "cucina" per il sostentamento delle attività, il "patrimonio di 300 ragazzi" sta lentamente disperdendosi. Questi giovani, il futuro stesso della Fortis Juventus e del calcio mugellano, sono costretti a migrare verso altre società, come passeggeri che abbandonano una nave che sembra non avere una destinazione certa.

La mancanza di entrate dovuta alla gestione dell'impianto inagibile, sta anche mettendo a dura prova la tenuta economica e organizzativa della società. La Fortis Juventus si trova in una situazione in cui i costi superano di gran lunga i ricavi, aggravando la crisi societaria. Un bruttissimo momento per i colori biancoverdi e richiama a un impegno, per chi ha a cuore le sorti della gloriosa società nata nel 1909, nel dare una mano, ognuno per quello che può e quando può. La Fortis Juventus non merita un'agonia così.

 

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