Rufina e il Viaggio della Memoria. Riflessione del sindaco © n.c.
Scrive il sindaco di Rufina, Mauro Pinzani:
A mente riposata con qualche immagine presa dal Viaggio della memoria, Forni crematori, la lista interminabile delle vittime a Mauthausen, il Castello di Hartheim, le gallerie di Ebensee, sono doverosi alcuni ringraziamenti per questa attività importante che facciamo ogni anno. Desidero sottolineare che non si tratta di una gita di piacere, è un viaggio studio e i ragazzi hanno lavorato. Prima di tutti l'associazione degli ex deportati, l'ANED, che ci accompagnano e guidano , non solo nel viaggio, che organizzano in maniera perfetta, ma che lavorano con tutti i ragazzi delle scuole. La Scuola con in testa i professori tutti ma in particolare quelli che si assumono l'onere e la responsabilità dell'accompagnamento. I genitori che tramite la consulta permettono di ampliare la platea dei partecipanti e infine, ma solo per dargli la giusta importanza, i ragazzi: sono stati Bravi, partecipi e attenti e ci hanno regalato forti emozioni con i loro discorsi e le loro riflessioni. Continueremo a fare questa attività nel futuro perché da questi luoghi della violenza e della violazione dei diritti naturali dell'uomo i nostri ragazzi possano trovare le motivazioni e le ragioni per essere più tolleranti, più rispettosi del bene comune, inclini alla solidarietà, all'uso del buon senso e della forza d'animo per affrontare la loro vita e le difficoltà che sempre si incontrano nel percorso di crescita. Ricordate questi giorni: Non sono le mani chiuse a pugno per picchiare o le braccia stese a baionetta che ricordano gli olocausti della ragione a dimostrare la forza, la forza vera si sprigiona dalle mani tese, che accolgono, che aiutano, che sollevano da terra un uomo o una donna in difficoltà e tanto più grande é il bisogno al quale tendiamo la mano e tanto più grande é il coraggio di tenderla. Tendete le vostre mani e sarete uomini e donne più forti e coraggiosi di ogni fascismo e razzismo. Grazie Ragazzi.


