E-stateinsicurezza, il progetto delle spiagge Anti-Covid ideato da un gruppo di giovani architetti © Ok!Valdisieve
Molti gli ostacoli che si antepongono quest'anno al sogno dell'estate... che sembra per molti solo un miraggio. Fra i problemi più evidenti la gestione del flusso dei balneari nelle spiagge che porrebbe il rischio di creazione di assembramenti e dunque a repentaglio la salute di vacanzieri e operatori del settore a causa della pandemia in atto.
Come più volte in questi mesi abbiamo detto, la quarantena ha dato vita ad una fucina di idee per passare il tempo che talvolta si sono rivelate estremamente utili. Anche perché spesso le idee, se compensate da un bagaglio di competenze, si concretizzano in progetti. Ed è così che è nato il progetto #E-StateInsicurezza.
Otto giovani architetti hanno fuso le proprie competenze e idee per dare un'alternativa al già proposto progetto dell'estate nei box di plexiglass. Fra i nomi di questi spicca per il territorio della Valdisieve il nome di Lucio Innocenti di Rufina. Assieme a Lucio: Andrea Favilli, Antonio Giannetti, Caterina Ghelli, Mirco Guasti, Lavinia Guicciardini Salini, Tommaso Laezza e Consuelo Rellini.
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I ragazzi, conosciutesi all’Università degli Studi di Firenze nel 2011 hanno trascorso assieme il periodo universitario fino al completamento degli studi. Ora vivono in luoghi diversi ma, come dicono loro, "la voglia di progettare insieme non è ancora passata". Nell’occasione di questa emergenza, hanno dunque deciso di tornare a lavorare insieme per produrre una soluzione che fosse di aiuto per l'Italia dando vita al progetto #E-StateInsicurezza.
La base del progetto è l'idea di una spiaggia dove il distanziamento sociale sia ottenuto senza l'obbligo di essere rinchiusi in uno spazio limitato grazie a tende fatte di corda che delimitano gli ombrelloni in una lunga colonna.
Nel progetto pensati in sicurezza i servizi di pagamento, bar e igienizzazione
