Bandiera mezz'asta Italia © ErWin on Visual Hunt / CC BY-ND
E' giunta alla redazione una nota stampa della sezione di Rufina del Partito Marxista-Leninista Italiano in merito alla ormai prossima festa della Liberazione che quest'anno non potrà avvenire secondo i consueti riti di memoria. Il PMLI, ha aderito all'appello rivolto a sindacati, iscritti e partiti di ANPI Rufina della creazione di un momento di ritrovo virtuale presso i propri canali Facebook dove saranno effettuate della attività. Di seguente il comunicato:
"L’organizzazione di Rufina del Partito Marxista –Leninista Italiano, aderisce con coerente spirito unitario antifascista alla proposta che l’ANPI di Rufina – che ringraziamo per il suo costante impegno - ha inviato ai suoi iscritti, ma anche ai sindacati ed ai partiti antifascisti del territorio, di costruire “una grande piazza virtuale” per celebrare il 25 aprile. La memoria della Resistenza e l’antifascismo sono due capisaldi della linea politica del nostro Partito e da questo presupposto nasce la nostra adesione all’appello, certi che proprio oggi dobbiamo chiedere ancor più forte che siano messi al bando tutti i partiti e i gruppi neofascisti, neonazisti, xenofobi e razzisti, applicando la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista e le leggi Scelba e Mancino. Non possiamo però non evidenziare alcune pericolose influenze che nel nostro Paese le celebrazioni del 25 aprile di quest’anno mostrano, “giustificate” dall’emergenza sanitaria in atto. La democrazia borghese è svuotata dai ripetuti decreti del Presidente del Consiglio, e sono ridotte anche le stesse garanzie costituzionali come rilevato anche da alcuni giuristi e costituzionalisti e dallo stesso “comitato Rodotà”; allora, come non denunciare nel merito questa dittatura “antivirus” di Conte, che lascerà senz’altro oscuri e pericolosi strascichi? Quest’anno, nel nome della fantomatica “Unità Nazionale”, lo spirito del 25 aprile è stato privato in gran parte del suo autentico carattere politico antifascista, dirottato addirittura sui simboli della borghesia come il tricolore, attorno al quale si chiama a “stringersi” tutti, e mescolando l’inno partigiano “Bella Ciao” con l'inno di Mameli. Anche le parole d'ordine idealiste e riformiste che sono enunciate nel manifesto-appello contro i tre nemici comuni, il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche, l’appello ad unirsi “per metterci alle spalle questa crisi e disegnare un domani luminoso e promettente”, sono fuorvianti poiché si finisce per mettere “sulla stessa barca” chi è su una zattera malconcia, e chi li sfrutta stando comodo sul suo yacht. L’unità, su queste basi, non potrà far altro che continuare ad avvantaggiare i secondi, poiché sono loro che hanno in mano il potere politico e delle Istituzioni. Così facendo, si legittima l’elusione della madre di tutte le questioni, facendo fare un passo indietro a coloro che hanno capito che è il capitalismo il nemico principale all'origine delle disuguaglianze sociali ed economiche, delle guerre e della devastazione ambientale e climatica, ma anche della demolizione, della privatizzazione della sanità pubblica e della mancanza di pronte e adeguate risposte contro la pandemia, che sono alla base della tragica emergenza sanitaria di queste settimane. Non è certo quella odierna la società per cui hanno lottato e hanno versato il sangue le partigiane e i partigiani comunisti, e siano di monito i recenti tentativi di cancellazione del 25 aprile da parte dei fascisti rivestiti di Fratelli d’Italia! In questa difficile situazione è dunque più che mai necessario ispirarsi all’essenza della Resistenza, allo stesso spirito che ebbero le partigiane e i partigiani nel liberare l'Italia dal soverchiante nazi-fascismo, tenendo bene in mente che solo con l'abbattimento del capitalismo e la conquista del socialismo sarà possibile porre fine per sempre allo sfruttamento, alle devastazioni ambientali e climatiche, alle pandemie e alle guerre, per costruire una società giusta. Per questo invitiamo a leggere il documento dell’Ufficio Politico del PMLI dal titolo “75° Anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo. Viva il 25 Aprile! Ora liberiamo l'Italia dal capitalismo, dal governo Conte e dai fascisti del XXI secolo, per il socialismo.”.