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Un Sondaggio per San Piero a Sieve: “Frazione” o “Centro Abitato”?

Per un errore di citazione ci sono giunte diverse segnalazioni riguardo al temine "Frazione" riportato in un nostro articolo. Lanciamo un sondaggio...

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san Piero a sieve san Piero a sieve © nc
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Nell’ambito della notizia riguardante l’incendio della caserma dei carabinieri di San Piero a Sieve, è emerso un errore di citazione che ha suscitato reazioni da parte dei cittadini. Invece di utilizzare il termine “Centro Abitato,” la notizia ha erroneamente riportato “Frazione.”
La questione della definizione corretta per San Piero a Sieve all’interno del comune di Scarperia e San Piero è importante. Oltre alle definizioni formali, è fondamentale considerare le attività amministrative e la realtà quotidiana della comunità.

Definizione di San Piero a Sieve:
1) Frazione:
 Tradizionalmente, il termine “frazione” si riferisce a un insediamento più piccolo all’interno di un comune. Tuttavia, alcuni cittadini potrebbero percepire questa definizione come riduttiva o poco rappresentativa della loro identità e storia locale.
2) Centro Abitato: Questo termine suggerisce una maggiore centralità e importanza all’interno del comune. Considerando che gran parte delle attività amministrative sono a Scarperia, potrebbe essere più appropriato definire San Piero a Sieve come “centro abitato.”

Sondaggio:
Lanciamo un breve sondaggio per coinvolgere la comunità e raccogliere opinioni. A voi la parola: come dovrebbe essere definito l’abitato di San Piero a Sieve all’interno del comune di Scarperia e San Piero? “Frazione” o “Centro Abitato”? 
Scrivetelo nei commenti...

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Commenti 11
  • Capecchi Piero

    Carissimo Pierluigi Guasti, per quanto riguarda la prima parte del tuo intervento sono d'accordo per la pari dignità e rispetto tra i due paesi, poi leggo della tua paura del campanilismo che ancora non ha abbandonato i più nostalgici, complice di reazioni ridicole. Ridicolo è quella persona che lanciano un sondaggio per definire San Piero. Per quanto riguarda il campanilismo non c'entra niente, c entra il rispetto. Magari tornasse un po di campanilismo sano, come negli anni 60 , 70, quando i paesi erano pieni di giovani e specialmente ai derby di calcio potevano succedere un pò di baruffe, più che altro verbali tra le due tifoserie e finiva lì. Ora il campanilismo sano è scomparso perché nei paesi ci sono tanti meno giovani ma tanti più anziani che hanno altre cose a cui pensare.

    rispondi a Capecchi Piero
    lun 5 agosto 11:49
  • Pierluigi Guasti

    San Piero è da considerarsi un centro abitato alla pari di Scarperia, logicamente è un centro più piccolo ma con gli stessi diritti e doveri, però visto il campanilismo che ancora non ha abbandonato i più nostalgici, devo dire da ambo le parti, codesta redazione dovrebbe essere un po' più attenta nell'uso di certi termini, in modo tale da non "provocare" certe reazioni che io definisco abbastanza ridicole. Poi leggendo alcuni a questa notizia si commentano da soli, la fusione era da fare, è stata votata dalla maggioranza, ed è bene che ci sia, qualcuno dovrebbe rassegnarsi a questa realtà, possibilmente rendersi conto che era necessaria. PG

    rispondi a Pierluigi Guasti
    dom 28 luglio 20:39
  • Duccio D.

    La questione che è venuta fuori da questo articolo non ha alcun senso di esistere. Da un piano formale lo dice la "Legge regionale 22 novembre 2013, n. 67 - Istituz. del Comune di Scarperia e San Piero", la quale conferma la fusione dei due comuni ma comprende anche molte interpretazioni che pongono gli ormai estinti comuni in condizione paritaria. Palese è la volontà di non alterare con la fusione l'identità storica e culturale dei due territori, ciò può essere preso direttamente dall'articolo 8 dello statuto comunale, in quanto prevede che: Lo statuto del Comune di Scarperia e San Piero può prevedere[...] l’istituzione di municipi quali organismi privi di personalità giuridica, con lo scopo di preservare e valorizzare l’identità storica delle comunità locali originarie e di realizzare il decentramento di funzioni. +L.R. 68/2011 (allegato B) +guardatevi la definizione treccani 💜

    rispondi a Duccio D.
    mer 24 luglio 13:50
  • Yuri Baldi

    Riguardo la vicenda in sé sappiamo bene i tanti motivi economici e amministrativi che hanno portato i due comuni ad accorparsi, tuttavia penso che ci si trovi "tutti" d'accordo che San Piero a Sieve rimane con una propria storia, una forte identità e un'attivissima comunità che non merita certo terminologie riduttive al limite della denigrazione. Ps: avete perso un utente.

    rispondi a Yuri Baldi
    mar 23 luglio 12:50
  • Yuri Baldi

    Ormai lo sappiamo bene: l'estate è la stagione per antonomasia delle notizie leggere e superficiali e dei famosi "casi", di cui si può parlare per ore senza arrivare a nulla. Ecco perché non mi sono granché meravigliato della bassa qualità di questo articolo e della sua natura provocatoria. Una testata giornalistica che arriva a lanciare un sondaggio di discutibile gusto come questo indica, a parer mio personale, non solo una ricerca di una polemica sterile e subdola, al solo fine di aumentare le visualizzazioni, ma, ahinoi, è soprattutto riprova di come l'Italia sia molto in fondo nella classifica mondiale per la libertà di stampa. (Dato che non si può denunciare e parlare di cose davvero importanti e scomode, si perde tempo con queste inezie buone solo per inasprire polemiche e fomentare chiacchiere da bar).

    rispondi a Yuri Baldi
    mar 23 luglio 12:47
  • Scoronconcolo

    Il "comune sparso" è una particolare tipologia di comune in Italia, caratterizzata dal fatto che il capoluogo, ovvero la sede amministrativa del comune, non coincide con una specifica località riconosciuta, ma è disperso tra diverse frazioni o località del territorio comunale. Caratteristiche del Comune Sparso: Assenza di Capoluogo Unico, non esiste un centro urbano principale che funge da capoluogo, ma la sede amministrativa è distribuita tra più frazioni. Sede del Municipio: Il municipio può trovarsi in una frazione o località specifica, ma questa non è considerata ufficialmente come capoluogo del comune. Struttura Dispersa: Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di numerose frazioni, borgate, e località, senza una predominanza di un centro urbano principale. ....continuate a scrivere con la Vanga!

    rispondi a Scoronconcolo
    mar 23 luglio 01:46
  • Piero Capecchi

    Ma quale sondaggio! Non è un errore di citazione, ma è un errore di ignoranza, di non rispetto di chi ha scritto! Prima di tutto chi ha scritto l articolo, con la non tanto velata presa in giro al paese di S Piero, deve dare per scritto, alla popolazione di S Piero le scuse! Ma quale sondaggio. FATE LE SCUSE.

    rispondi a Piero Capecchi
    lun 22 luglio 18:18
  • Piero

    Dovrebbe esserci una definizione ufficiale a seguito dell'unificazione dei due Comuni, sentite il Sindaco. In effetti San Piero è divenuta una frazione di Scarperia ma non credo fosse negli accordi preliminari fra i due comuni.....

    rispondi a Piero
    lun 22 luglio 17:21
  • Bruno confortini

    Visto che il comune è dato dalla unione di due ex comuni autonomi, o sono entrambi frazioni del detto nuovo comune o sono entrambi centri abitati, non deve esserci differenza di denominazione.

    rispondi a Bruno confortini
    lun 22 luglio 16:57
  • PS-SPS

    Io direi capoluogo, basta col decennale colonialismo scarperiese. Referendum subito, la fusione ha fallito.

    rispondi a PS-SPS
    lun 22 luglio 16:04
  • Birra Piccola

    Frazione tutta la vita: oramai la legge ha sancito che il sampierino è divenuto un "diversamente scarperiese"

    rispondi a Birra Piccola
    lun 22 luglio 11:18