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Sanità nel Mugello, ordine del giorno del Centro Destra contro la rimozione dell’ecografo dal consultorio

Presentato dal Centro Destra Mugello un ordine del giorno per chiedere il ripristino dei servizi ginecologici e diagnostici locali

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La situazione sanitaria nel Mugello torna al centro del dibattito politico locale. Il gruppo Centro Destra Mugello-Alto Mugello ha presentato un ordine del giorno al Consiglio dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello-Alto Mugello per denunciare l’ennesimo segnale di impoverimento dei servizi territoriali. L’atto è in attesa di discussione e approvazione.

Al centro della questione vi è la rimozione dell’ecografo dal consultorio di Borgo San Lorenzo, trasferito all’Ospedale di Ponte a Niccheri. Un atto definito «improvvido» dai consiglieri proponenti, che sottolineano come tale scelta si inserisca in un contesto di crescente difficoltà per la sanità di prossimità e, in particolare, per i servizi dedicati alla salute delle donne.

Tecnologia obsoleta e mancanza di trasparenza

Secondo quanto riportato nell’ordine del giorno, l’ecografo attualmente in uso nel consultorio non sarebbe all’altezza del precedente in termini di caratteristiche tecnologiche. Inoltre, i consiglieri denunciano una gestione opaca e poco partecipata delle decisioni sanitarie da parte dell’azienda sanitaria, che avrebbe eluso il coinvolgimento delle istituzioni locali e della cittadinanza. La preoccupazione è che queste scelte si inseriscano in una strategia di progressivo smantellamento dei servizi socio-sanitari territoriali, con un conseguente aggravio per i cittadini in termini di disagi e costi.

Il rischio di un ulteriore indebolimento dei servizi

Nel testo si evidenzia che il trasferimento di parte dell’attività diagnostica al punto nascita dell’Ospedale non può sostituire la centralità dei servizi ginecologici locali, fondamentali per l’accesso a prestazioni come le ecografie ostetriche, l’aborto farmacologico (previsto ma mai attivato in Mugello) e le diagnosi oncologiche precoci.

L’appello alla Regione Toscana

L’ordine del giorno impegna il Presidente e i Sindaci dell’Unione a chiedere formalmente alla Regione Toscana il ripristino di un servizio sanitario adeguato nel territorio mugellano, con la restituzione degli strumenti diagnostici sottratti e una rivalutazione del modello di sanità territoriale, attualmente percepito come sbilanciato a favore dei grandi poli ospedalieri fiorentini.

I firmatari del documento – Raffaella Ridolfi, G.P. Buti, Paola Cavini e Angelo Di Meo – chiedono un cambio di rotta, a tutela della sanità pubblica e della salute delle donne del Mugello.

 

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