25 MAR 2025
OK!Firenze

Sant'Andrea a Rovezzano e Ponte a Ema . Perché quei fossi non sono stati manutentati? - FOTO

A disastro avvenuto si provvede alla pulizia. Il Consorzio di Bonifica perché non è intervenuto prima si chiedono molti cittadini...

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Il disastro a Ponte a Ema Il disastro a Ponte a Ema © facebook
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Sant'Andrea a Rovezzano, nel tragico scorso venerdì ha vissuto un giorno drammatico a causa del fosso del Loretino che ha invaso il sottopasso della ferrovia entrando velocemente in Via Sant'Andrea e in Via Mulina di Sant'Andrea, facendo molti danni alle case, alle cantine e ai garage.
Nelle stesse ore è successo qualcosa di analogo a Ponte a Ema per la precisione in piazza Bacci e dintorni per l'esondazione del Rio di Ritortoli.
In entrambi i casi, passata l'emergenza i cittadini si chiedono come mai il Consorzio di Bonifica non è intervenuto prima per manutentare questi fiumiciattoli talvolta sconosciuti anche ai residenti?

Mentre il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi ringrazia il Consorzio di Bonifica per l'intervento fatto ad alluvione avvenuta a Rovezzano la domanda su una diversa tempistica d'intervento se la pongono in molti, fra cui il consigliere comunale di Firenze ed ex assessore di Bagno a Ripoli Francesco Casini che conosce bene anche le problematiche di un paese diviso fra due comuni.
“Gli allagamenti che hanno colpito Ponte a Ema evidenziano la necessità di un intervento strutturale per garantire la sicurezza idraulica dell’area. Non possiamo permettere che ogni evento atmosferico estremo, sempre più frequenti, metta a rischio cittadini, abitazioni e attività economiche. Per questo ho presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale di Firenze per sapere quali azioni intenda intraprendere per mitigare il rischio idrogeologico” ha dichiarato il consigliere comunale Francesco Casini.
“Ci sono opere importanti, e comprendiamo che queste hanno dei tempi più lunghi per la realizzazione. Ma ci sono anche interventi manutentivi che possono essere eseguiti in tempi rapidi. Per primo una verifica del sistema fognario e del tratto tombato del Ritortoli che è stato probabilmente la causa principale degli allagamenti.
Fondamentale una immediata video ispezione delle condotte sotto la zona di piazza Bacci. Un intervento che può essere subito eseguito per capire come mai non vi è stato il deflusso verso fiume, se ci sono ostruzioni o se il sistema è strutturalmente carente. È necessario un piano di interventi manutentivi mirato e costante per prevenire criticità future” 
ha concluso Casini.

“E poi la gestione del reticolo idraulico della zona. Il dragaggio del fiume Ema che deve essere abbassato per un tratto quanto più ampio possibile. La manutenzione regolare dei fossi, che diventano torrenti durante le forti e sempre più frequenti precipitazioni, come il Rimezzano e Ritortoli nei tratti finali in territorio comunale di Firenze sono essenziali per ridurre il rischio di esondazioni. Il Consorzio di Bonifica ha un ruolo chiave nella gestione e nella manutenzione di questi corsi d’acqua, e l’Amministrazione deve sollecitare interventi urgenti e concordare opere di laminazione a monte dell’abitato” ha proseguito Casini.

Nell’interrogazione si chiede anche conto dello stato della progettazione e realizzazione delle casse di espansione e laminazione lungo il torrente Ema, oltre alla possibilità di attivare opere di laminazione sui torrenti Rimezzano e Ritortoli.

 


 

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