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Scarperia, barriere architettoniche all'entrata dello studio medico: la denuncia di una persona con disabilità

Abbiamo ricevuto la segnalazione del cittadino dal responsabile FDI Giampaolo Giannelli

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Entrata studi medici a Scarperia Entrata studi medici a Scarperia © Ok!Mugello
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In virtù del voler essere "La voce dei lettori", oggi diamo spazio ad una segnalazione di un cittadino del  Mugello ricevuta tramite Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale dipartimento trasporti Fratelli d'Italia.

Giannelli ha ricevuto alcune foto scattate da una persona con disabilità motoria, residente nell'abitato di Scarperia. Il segnalatore ha voluto sottolineare un problema con cui quotidianamente si vede costretto ad imbattersi: l'accesso agli studi medici in Piazza dei Vicari. 

"Riceviamo queste foto da un disabile, che si trova a combattere ogni giorno con difficoltà di vario genere e che sottolinea questo problema non di poco conto. Siamo nella piazza centrale di Scarperia, quindi nel comune di Scarperia San Piero, e questa (vedi foto in galleria fotografica, ndr) è la situazione che questo disabile si trova ogni giorno ad affrontare per recarsi nello studio medico, in mancanza di una rampa di accesso per disabili.", spiega Giannelli. 

Come visibile dalle foto, infatti,  per giungere al portone di entrata dello studio medico è necessario salire due gradini. Non vi sono, infatti, soluzioni alternative come scivoli/rampe per persone con disabilità. 

"Riteniamo - conclude con auspicio Giannelli - che vi debba essere la giusta sensibilità, da parte di tutti, al netto delle competenze, con un intervento immediato, per risolvere questo problema. Perché quello delle barriere architettoniche rappresenta, purtroppo, un ostacolo insormontabile, per chi è affetto da disabilità motoria."

 

 

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Commenti 1
  • Fabio Lombini

    La scelta dell'ubicazione dell'ambulatorio spetta al medico in quanto libero professionista anche se operante come medico di base per conto della ASL, quindi in questo specifico caso la scarsa sensibilità è da attribuire proprio al dottore che ha deciso di aprire il proprio ambulatorio in un locale non accessibile ad una parte dei propri pazienti, e l'intervento immediato, per risolvere questo problema dovrebbe essere esclusivamente a cura e spese del professionista che evidentemente ha fatto una scelta sbagliata. Tant'è che gli altri medici hanno scelto i locali della ASL che sono privi di barriere architettoniche. Suggerirei di non attribuire colpe generiche, ma di chiedersi il perché ti tale scelta e soprattutto di chiederlo direttamente al medico in questione.

    rispondi a Fabio Lombini
    dom 21 maggio 2023 10:31