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Coppia accusata di aggressione, revocati i domiciliari. Stalking da parte della presunta vittima

Il quadro e la ricostruzione di quanto accaduto sarebbero da rivalutare. A carico della presunta vittima un procedimento per stalking

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Stalking da parte della presunta vittima Stalking da parte della presunta vittima © Foundry Co da Pixabay
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E’ stata revocata per difetto dei gravi indizi di colpevolezza la misura cautelare dei domiciliari nei confronti di V. Del Corona e F. Calamini, accusati le scorse settimane di avere aggredito e rapinato lo scorso 16 maggio un invalido a San Piero a Sieve. Secondo l’istanza di scarcerazione avanzata dal legale difensore dei due, avvocato Francesco Bevacqua, è emersa e documentata l’esistenza di un procedimento precedente (tuttora in essere) a carico della presunta vittima per atti persecutori nei confronti della Del Corona.

Secondo quanto ricostruito dalla difesa, l’indagata avrebbe conosciuto la presunta vittima (G.M.), ma non avrebbe mai corrisposto le sue attenzioni, divenute, col tempo atti persecutori per i quali il Pubblico Ministero ha chiesto persino il rinvio a giudizio.

Atti persecutori che sono stati ricostruiti in un’articolata querela presentata dalla ragazza ai Carabinieri e per i quali la stessa avrebbe addirittura perso il lavoro presso un negozio dell’outlet, troncato una precedente relazione sentimentale e subito minacce, anche per interposta persona, volte a farle interrompere i rapporti col figlio minore, attualmente affidato alle cure della madre di lei.

Secondo questa nuova ricostruzione, corroborata dall’esistenza del procedimento penale a carico della presunta vittima, questa, al culmine di molteplici atti persecutori, la mattina stessa dei fatti sarebbe andata alla ricerca della Del Corona nei pressi del bar gestito dal compagno e lungo la pubblica via avrebbe rivolto anche frasi oscene e invettive contro la stessa, sebbene non presente. Quindi nel pomeriggio, la presunta vittima e la Del Corona si sarebbero sentiti sul cellulare, fissando di trovarsi per un chiarimento. Cosa che poi evidentemente si sarebbe ritorta contro gli indagati, essendo nata una colluttazione in seguito a delle provocazioni oscene da parte della presunta persona offesa.

Alla luce delle nuove emergenze il Giudice ha quindi rivisto il quadro indiziario, ritenendo che allo stato non vi fossero i presupposti per la protrazione della misura cautelare, revocata a favore di entrambi  “potendosi allo stato revocare in dubbio l’attendibilità della parte offesa”. Il procedimento penale non è ancora definito ma le investigazioni dovranno chiarire l’esatta ricostruzione dei fatti.

Qui il primo articolo uscito sui fatti

 

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Commenti 1
  • Leonardo

    La privacy va a farsi benedire. Ma solo in parte. Mentre degli indagati (che poi si sono rivelati innocenti, stante la ricostruzione che pubblicate) manca solo il codice fiscale. Dello stalker invece rendere note solo le iniziali. Sarebbe utile usare lo stesso metro, o si usano le iniziali per tutti, oppure ci svelate il cognome del vero Reo... P s. Ovviamente non me ne importa niente di sapere chi è lo stalker, la mia è solo una polemica per la differenza di trattamento dei dati delle persone coinvolte.

    rispondi a Leonardo
    gio 16 settembre 2021 10:24