Scarperia. Pdl e Lega sul futuro dell'ex H2: 'Vendere e non sprecare altri soldi' © n.c.
Dal gruppo Pdl - Lega Nord di Scarperia riceviamo e pubblichiamo questo intervento in merito al futuro dell'immobile ex H2 e al referendum sull'acqua recentemente approvato:
Oggi in questo Consiglio siamo chiamati a discutere un “atto di indirizzo” della Giunta Comunale che può influenzare in modo determinante il futuro della nostra comunità. L’atto di indirizzo in oggetto è quello con il quale, dopo un’indagine esplorativa alla manifestazione d’interesse per la concessione degli immobili siti in via Lippi (ex ARCI, Sala Cinema Garibaldi ed ex H2) per la valorizzazione sociale, culturale, turistica e/o commerciale di tutta l’area, la Giunta Comunale propone di destinare: l’immobile ex H2 allo svolgimento di attività culturali e teatrali; i locali ex ARCI e il Cinema Garibaldi ad attività culturali in genere.
In più occasioni, con particolare riferimento all’immobile ex H2, abbiamo manifestato il nostro dissenso a tale soluzione perché è praticamente ad introito zero per le magre casse comunali. Da tempo abbiamo proposto l’alienazione dell’ex discoteca - oggetto di un progetto (Biblioteca comunale) miseramente naufragato e per il quale sono stati spesi già circa 800.000,00 euro di denaro pubblico - al fine di recuperare importanti risorse da riversare nelle casse comunali per far fronte agli interventi necessari ed importanti nel nostro comune.
Purtroppo abbiamo la sensazione, forse più che sensazione il fondato sospetto, che la Giunta abbia fatto già la sua scelta e questo si evince raffrontando le proposte pervenute in seguito alla “manifestazione di interesse” con l’atto di indirizzo in esame dove per l’immobile ex H2 si prevede attività culturale e teatrale. La parola teatrale è magicamente apparsa dopo l’esame delle proposte presentate dove fra queste vi è quella della Compagnia del Teatro delle Formiche che, a detta dell’assessore alla Cultura Elena Marchesini in sede di commissione, è risultata la meglio strutturata.
Noi non riusciamo a comprendere l’ostinazione di una Giunta, che forte del consenso elettorale, vuole imporre una scelta che avrà sicuramente una ricaduta negativa su tutta la collettività scarperiese, per questo ribadiamo fermamente la nostra posizione, cioè quella che tale immobile, anche a causa delle importanti risorse sin qui impegnate deve essere necessariamente una fonte di reddito per il nostro Comune o in alternativa deve essere utilizzata per la realizzazione di strutture di pieno godimento per tutta la popolazione di Scarperia e non di un esiguo numero di persone.
Infatti, nella seduta della Commissione Cultura del 28 giugno scorso oltre l’alienazione dell’immobile abbiamo proposto, in alternativa, di destinare gli immobili a servizi pubblici come un centro di aggregazione senza limiti di età, la costruzione di alloggi popolari o la realizzazione di un asilo nido comunale. Noi non siamo contrari alla cultura che riteniamo indispensabile, sotto il profilo umano e sociale, per la crescita dell’individuo e della collettività tutta.
Ma riteniamo inaccettabile che in questo lungo e difficile periodo di crisi economica che stiamo vivendo, per perseguire fini ideologici e/o partitistici, tutto debba essere sacrificato sull’altare della cultura a tutti i costi. Scarperia ha già dato: vedi l’ex scuola di Ponzalla.
Oggi Scarperia ha delle necessità impellenti manifestate dalla volontà popolare, una su tutte la gestione dell’acqua. Nel corso della campagna referendaria l’informazione è stata assente da una parte (e di questo noi facciamo pienamente ammenda) e dall’altra ingannevole: è’ stato detto alla gente di votare per fermare la presunta privatizzazione dell’acqua quando poi, almeno in Toscana, rilevanti quote delle sette società che gestiscono il servizio idrico sono in mano a privati con quote di partecipazioni che variano dal 40 al 48%.
A questo proposito rammentiamo al Sindaco e alla Giunta, facenti parte di quella sinistra che li ha sostenuti e scientemente omesso di informare delle conseguenze del “SI”, che nei recenti referendum sull’acqua il popolo ha espresso la netta e ferma volontà che l’acqua venga gestita unicamente dal “pubblico”. Pertanto questa Amministrazione ha il dovere di dare seguito alla volontà popolare riscattando immediatamente il 40% di quote private all’interno di Pubbliacqua e investendo nella rete idrica solo capitale pubblico.
Le risorse per far questo, Scarperia le può trovare alienando in tutto o in parte gli immobili di via Lippi e uscendo, come tra l’altro previsto dalla legge, dal CONSIAG. E’ venuto il momento di ascoltare la volontà popolare che non ha chiesto attività teatrali ma di riportare la gestione dell’acqua in seno al Comune con la speranza di avere un servizio migliore a costi più bassi.
Scarperia, 08 luglio 2011
Il gruppo consiliare Pdl - Lega Nord
Paolino Messa, Sergio Nuti, Alessandro Bartoloni, Marianna Oliviero


