La Scuderia La Torre ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività sportiva © n.c.
L'Associazione sportiva " Scuderia La Torre " ha festeggiato ieri, domenica 30 ottobre, i suoi primi 50 anni di attività dilettantistica. Nell'occasione è stato festeggiato per i suoi 80 anni anche uno dei fondatori della Scuderia Oberdan Valli. Alla festa erano presenti oltre 200 fra cui tanti ex allievi che sono rimasti legati al centro. L'associazione ha poi consegnato le targhe di riconoscimento ai soci fondatori ai tecnici e ad alcuni allievi-soci per i 15 anni di frequenza assidua e costante nel nostro centro. La fondazione della scuderia la Torre risale al 1966, quando un gruppo di 6 amici, soci del country reading club dell’Impruneta e seguiti dal Maresciallo Fusari, decisero di trasferirsi da Bagno a Ripoli al Mugello in seguito ai danni riportati dall’alluvione. La prima sede si trovava a qualche centinaio di metri da quella odierna, in corrispondenza dell’attuale ristorante “Teatro dei Medici”. Qui Oberdan, Rinalda, Alberto, Silvano, Fiorenzo e Pierino cominciarono a portare i propri cavalli e a scoprire il paesaggio mugellano con delle passeggiate sempre più lunghe. All'inizio degli anni '70, per ragioni logistiche e di spazio, la società sentì la necessità di spostarsi in un posto più ampio, dove fosse possibile affiancare alle passeggiate anche un lavoro in maneggio, così Oberdan Valli (oggi presidente del club) strinse un accordo con il fattore del posto affinché il centro si potesse spostare in via di Castellina n°30 (dove tutt’ora si trova la scuderia). Un centro ancora inesistente ma con tanto spazio sul quale poter iniziare a costruire un nuovo maneggio: il campo di radicchio fu trasformato in un maneggio con sabbia e staccionata, la capanna fu adibita a fienile, furono fatti dei box per ospitare i cavalli e una cucina per le cene e le feste. Poi Pian piano si passò ai lavori secondari, ma comunque necessari per il buon funzionamento di un centro ippico, così, questa comitiva nel tempo libero lavorava alla costruzione di ostacoli, all’ampliamento dei box e al miglioramento estetico del posto, rafforzato poi sotto la presidenza del sig. Roberto Landi. Tutto ciò fu accompagnato da un cambio di prospettive e da una maggior conoscenza dell’equitazione sotto il lato prettamente sportivo, grazie anche ad una nuova collaborazione con il centro ippico pratese dove a quel tempo dava lezioni il Maresciallo Oppes (bronzo nelle olimpiadi di Roma del 1960). Ciò comportò un primo passaggio da un’attività ludica e puramente dilettantistica ad una moderatamente sportiva.; Infatti, pur rimanendo l’interesse e la passione per le passeggiate, i soci della scuderia , che nel frattempo erano cresciuti di numero, iniziarono ad affacciarsi nel mondo agonistico migliorando di anno in anno le loro prestazioni e col tempo, avendo trasmesso la passione ai figli, iniziarono ad uscire in concorso le due generazioni nate alla Torre. Gare che spesso diventavano delle vere e proprie vacanze come i due tour nell'Italia del sud nel ‘72 e del ‘73, con una squadra agonistica in costante crescita. Proprio in quegli anni nacquero come allievi alcuni juniores che si sarebbero poi distinti nel mondo dell’equitazione a carattere nazionale; tanto per citarne alcuni: Alessandra Caporossi, Marco e Paolo Santini, Alessandro Banami, Stefano e Luca Paperini seguiti poi negli anni avvenire da una nuova generazione di allievi. Alcuni di questi sono ancora attivi sia a livello agonistico che in qualità di istruttore come ad esempio l’olimpionico Giovanni Menchi e il direttore tecnico del centro federale dei protoni del Vivaro Stefano Paperini. Intorno ai primi anni ‘90 ci furono notevoli cambiamenti tra cui la nascita della prima scuola pony del Mugello e dintorni con l’arrivo di Polverone, un pony schetland che oggi è la mascotte del centro. Ben presto ai nipoti e agli amici si aggiunsero nuovi bambini che si affacciavano per la prima volta con la loro famiglia a questo sport, ancora poco conosciuto nel nostro territorio. Anche il centro subì notevoli trasformazioni e pian piano si adattò alle nuove necessità: crebbe ulteriormente il numero di box, aumentarono i pony della scuola, fu fatto un altro maneggio più piccolo per i principianti, e si cercò di creare un ambiente in grado di ospitare molte più persone. Una storia lunga cinque lustri di passione per l'equitazione in splendida forma.


