Scudo verde © nc
Il nuovo assetto dello “Scudo Verde” previsto dal Comune di Firenze e condiviso con i Comuni dell’area metropolitana, compreso quello di Vaglia, rappresenta un importante passo avanti nella tutela della salute pubblica e dell’ambiente. È quanto affermano i promotori della misura in risposta alle critiche mosse dai consiglieri Impallomeni e Dominici, accusati di strumentalizzare la questione senza affrontarla nel merito.
La modifica del provvedimento, originariamente inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del 2021, segna un netto cambiamento rispetto all’impostazione iniziale. Inizialmente, il progetto prevedeva l’introduzione di un pedaggio anche per veicoli di recente immatricolazione, con una ‘congestion charge’ di 3 euro a passaggio, riservando l’esenzione ai soli residenti fiorentini. L’accordo attuale, invece, estende la tutela ai cittadini di tutti i Comuni dell’area metropolitana, equiparandoli ai residenti del capoluogo.
Dal giugno 2025 verranno sanzionati solo i veicoli Euro 0 e diesel Euro 1, già vietati alla circolazione nel Comune di Firenze dal 2007. Le limitazioni saranno estese dal 2027 ai veicoli benzina Euro 2 e diesel Euro 3, con possibilità di esenzioni per categorie fragili come famiglie a basso reddito o anziani.
Secondo i firmatari del provvedimento, la revisione risponde pienamente alle richieste espresse nella mozione approvata dal Consiglio Comunale di Vaglia, che chiedeva una rimodulazione della misura e garanzie per i cittadini del territorio. L’obiettivo dichiarato è coniugare sostenibilità e equità, evitando penalizzazioni ingiuste per i residenti dei comuni limitrofi.
Infine, viene evidenziato che i contenuti della bozza erano stati già illustrati durante la seduta del Consiglio, lasciando intendere che le critiche successive fossero frutto di distrazione o scarsa attenzione ai lavori istituzionali.



Mario Biagini
Che il Comune di Firenze sia in mano a degli amministratori che vogliono fare i "ganzini" con il culo degli altri è ormai risaputo da moltissimi anni. Escludere dall'entrata in Firenze chi proviene dal Mugello come chi proviene dalla Valdisieve è da amministratori che non hanno ancora il cervello pienamente sviluppato. Non è certo chi viene dalle sopracitate zone che inquina la città di Firenze, quanti saranno chi per necessità di raggiungere più che altro i centri ospedalieri o gli istituti di analisi che non usufruiscono dei mezzi pubblici in confronto dei cittadini residenti nel comune di Firenze città che non hanno le restrizioni??? Insomma proibite l'ingresso prima di fare funzionare al 1000% i vari servizi delle ferrovie e del servizio su gomma di A .T. ci si doveva assicurare prima di applicare tale norma. Buongiorno