Leonardo Romagnoli, Presidente della Società della Salute del Mugello, ha accolto gli organismi di partecipazione nella sede di Borgo San Lorenzo per condividere alcuni risultati del monitoraggio e passaggi importanti della programmazione dei servizi con la Consulta e il Comitato di SDS. Marco Brintazzoli, Direttore di Zona e SDS Mugello, e la dott.ssa Erita Donnini, Coordinatrice dei Servizi Territoriali di Zona, hanno confermato il rispetto del cronoprogramma (fine 2025) della realizzazione della Casa di Comunità, dell’Ospedale di Comunità di Borgo San Lorenzo e degli spoke del territorio, nonché dei target degli investimenti del PNRR.
Oltre all’ampliamento del Poliambulatorio in via della Resistenza, con la costruzione della Casa di Comunità HUB e dell’Ospedale di Comunità, confermata anche la presenza di personale e le capacità organizzative per assicurare i servizi previsti. La Casa di Comunità di Borgo S. Lorenzo, infatti, sarà sede di visite e prestazioni di assistenza primaria, di specialistica ambulatoriale di base e avanzate da parte dei professionisti che operano sul territorio, in raccordo con la rete ospedaliera, all’interno di equipe strutturate. Sarà sede di ulteriori servizi condivisi con i Consultori, i Dipartimenti di Prevenzione, Riabilitazione, i Dipartimenti di Salute Mentale adulti e infanzia-adolescenza, Dipendenze e le strutture di Psicologia. Continuerà il raccordo con la Rete delle Cure Palliative, con le Reti Diabetologiche, Nutrizionali e con le altre Reti aziendali di patologia o di percorso. Ci saranno anche 7 ambulatori destinati a medicina generale, guardia medica, punto prelievi e alcune specialistiche.
“Secondo il Nuovo Modello di Assistenza territoriale – sottolinea Marco Brintazzoli – l’HUB di Borgo San Lorenzo sarà la Casa di Comunità principale del Mugello, che lavorerà in rete con gli spoke presenti nei singoli comuni. Da qui partiranno le prese in carico per l’assistenza integrata delle persone su tutto il territorio”.
Ribadisce Erita Donnini: “E’ già attiva a Borgo San Lorenzo anche la COT, la Centrale operativa territoriale, aperta 6 giorni su 7 per 12 ore al giorno, punto di riferimento per la presa in carico integrata sociale e sanitaria e per l’avvio dei percorsi ospedale territorio e territorio-domicilio”.
Nel corso dell'incontro si sono anche condivisi il monitoraggio dei servizi infermieristici, la pianificazione ordinaria con infermiere di famiglia e di comunità con una presa in carico di quasi 2.000 persone all’anno e aiuti di servizio per i bisogni in urgenza. I due organismi di partecipazione, il Comitato e la Consulta di SDS, sono stati ascoltati anche in merito ad alcune proposte per i servizi socio-sanitari relativi alle aree interne, per garantire servizi vicini alle persone e risposte efficaci ai bisogni di chi abita in luoghi distanti dai Comuni più popolati.