Sei mugellani in bici da Barcellona a Lourdes
Erano felicissimi i sei amici mugellani (per la cronaca Gabriele Carresi, Gabriele Casagli, Marco Gualdani, Giuliano Farinella, Mauro Noferini e Giancarlo Rossi, accompagnati dall'autista Sauro Pozzi), per aver portato a termine questa loro bella avventura, che gli ha portati in bicicletta, con sopra la maglia la semplice dicitura “Mugello”, da Barcellona a Lourdes, meta secolare di milioni di uomini e donne da tutto il mondo.
Ecco una breve descrizione di un viaggio indimenticabile. “-Tutto nacque qualche anno fa - ci dice Marco Gualdani - quando qualcuno per scherzo disse: “contro il logorio della vita moderna…. perché non proviamo a spengere i cellulari, buttare le chiavi della macchina, dimenticare le beghe e, per una settimana, non ce ne andiamo a fare il giro della Corsica in bicicletta, vivendo alla giornata, senza porsi limiti né confini, mente libera e pensieri in libertà, secondo il motto :”se ci va si fa se non ci va non si fa”? Altri “due” amici risposero: - perché no? Da quel giorno - prosegue Marco Gualdani- al giro della Corsica sono seguiti, con l’aggiunta di altri appassionati del pedale , il giro del Peloponneso in Grecia, della Sardegna, della Sicilia, delle Marche, Roma, Assisi…..Ultima, ma solo in ordine di tempo, avventura è stata Barcellona – Lourdes, viaggio bellissimo che dalle Ramblas ha portato sei amici a varcare i Pirenei, scendere in Francia e raggiungere Lourdes-".
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Accompagnati a Genova da due amici, si sono imbarcati e dopo essere giunti a Barcellona l’indomani mattina, non hanno perso tempo iniziando subito a pedalare; !” - percorse le Ramblas, visitata la famosa chiesa di Santa Maria Del Mar e la altrettanto celeberrima Sagrada Famiglia di Gaudì - continua Marco Gualdani -, ci siamo diretti verso nord pedalando. Costeggiando i Pirenei abbiamo proseguito per tre giorni, nella ondulata campagna catalana e della Aragona modificando e adeguando di volta in volta il percorso alla ricerca di strade poco trafficate, sconfinati paesaggi, paesini isolati, laghi e fiumi formati dai ghiacciai sovrastanti. Il quarto giorno abbiamo puntato decisamente, affrontandoli, i minacciosi contrafforti delle montagne che da tre giorni ci incutevano timore, trovando sistemazione a 1.400 metri di altitudine nel cuore dei Pirenei. L’indomani, a quota 1.800 circondati dalla neve siamo entrati in Francia dal mitico passo di Portalet e dopo una discesa di 35 km siamo entrati nella campagna francese fra verdi pascoli e caratteristiche fattorie, giungendo infine a Lourdes, meta del viaggio. Abbiamo potuto avvertire, appena dentro i cancelli del Santuario, lasciata fuori la frenetica attività commerciale di contorno, tutto il misticismo che ne trasuda raggiungendo l’apice durante la processione serale illuminata dalla flebile luce delle candele accese, dal canto delle litanie in onore della Madonna e dalla speranza che una moltitudine di persone riversava in quei sacri luoghi. L’amico Sauro, partito appositamente da Borgo per riportarci tutti alle consuete occupazioni, ci ha accompagnato nell’ultima ascesa che ci siamo concessi verso il leggendario Tourmalet: solo la strada chiusa per neve ci ha fermati vicino alla vetta dopo aver scalato 14 dei suoi celebri 18 duri chilometri. E’ stata - conclude Marco Gualdani - una bellissima esperienza che consigliamo a tutti gli appassionati-".
Noi vi diciamo solamente: bravi e complimenti!
(Aldo Giovannini)
Foto 2 (qui sopra): Gli stessi amici sul leggendario passo del Tourmalet a 1800 mt. di quota.


