Senza fissa dimora, sfratti e residenza. Perchè abbiamo votato No, riflessione di Passiatore © n.c.
Scrive Stefano Passiatore (sindaco di Dicomano): In questi giorni si è molto parlato della decisione dell'Unione di respingere un ordine del giorno di Rifondazione Comunista sulla moratoria degli sfratti esecutivi e sulla concessione della residenza ai senza fissa dimora. Qua cerco di spiegare perché quella richiesta era sbagliata nel metodo (l'unione non è competente), e nel merito (non conoscono i compiti e gli obblighi dei Comuni). Per chi ha voglia di perdere 5 minuti...
"Alcuni giorni fa il gruppo di Rifondazione Comunista ha presentato al Consiglio dell’Unione dei Comuni un ordine del giorno che, sostanzialmente, chiedeva: Ai sindaci di sospendere gli sfratti esecutivi (per morosità incolpevole). A concedere la residenza fittizia ai senza fissa dimora La richiesta parte dalla constatazione, giusta, che la perdita della residenza comporta una contrazione dei diritti dei cittadini. La residenza, infatti, è soprattutto necessaria per le prestazioni sanitarie e per alcune prestazioni sociali. Tuttavia l’Unione ha respinto l’odg. In questi giorni ho letto diversi articoli di testate online e di manifestazioni che, di fatto, sottolineano l’insensibilità delle amministrazioni nei confronti dei più poveri e in difficoltà. Questa cosa mi ferisce particolarmente perché ritengo che il mio atteggiamento e quello della mia amministrazione siano orientati, da sempre, all’attenzione verso gli ultimi. Ritengo quindi di dover intervenire in questa discussione per chiarire la mia posizione e vorrei farlo in modo esaustivo trattandosi di un tema delicato per il quale gli slogan e le frasi ad effetto dovrebbero essere messe da una parte. Personalmente ho votato contrario a quell’ordine del giorno per due categorie di motivi, una di metodo e una di merito. Problema di metodo Quell’odg è stato presentato al Consiglio dell’Unione dei Comuni Montani del Mugello, ente che eroga alcuni servizi in forma associata per conto dei comuni. In quell’assemblea i consiglieri rappresentano i comuni di provenienza e devono discutere delle materie sulle quali l’Unione dei Comune è competente. Fra queste ci sono, ad esempio le funzioni di protezione civile, di pianificazione urbanistica (Piano strutturale), di Polizia Municipale, Antincendio boschivo, Turismo, SUAP, etc. L’elenco è disponibile all’interno dello Statuto dell’Unione (art. 6) disponibile a questo indirizzo: https://goo.gl/yUwLGh Fra le funzioni non c’è il sociale che è erogato dalla Società della Salute. Il consiglio dell’Unione ritengo quindi sia incompetente in materia. Ricordo che quando si parla di atti, la forma è sostanza. Problema di merito Se sull’aspetto del metodo si può chiedere un occhio (e lo si è fatto, mettendo in votazione l’odg) non ritengo si possa fare altrettanto sul merito delle richieste. In particolare: Sospensione sfratti esecutivi: questa richiesta è assolutamente fuori luogo perché non sono i Sindaci (e quindi le amministrazioni) a disporre uno sfratto esecutivo o la sua sospensione. Di questo se ne occupano i tribunali. Le amministrazioni, tramite i servizi sociali, possono chiedere proroghe (che possono essere concesse o meno) e si adoperano per trovare una soluzione abitativa diversa (temporanea in struttura o stabile). Chiedere alle amministrazioni di sospendere gli sfratti significa non sapere quali sono le competenze di un Comune, cosa che ritengo grave per dei consiglieri comunali. Nel merito, e parlo per il Comune di Dicomano, cerchiamo di fare il possibile per sostenere le persone sotto sfratto aiutandole a trovare una nuova situazione abitativa e concordando insieme altri interventi di carattere sociale. Facciamo molto anche se sono situazioni complicate. Forse non sempre riusciamo a trovare risposte soddisfacenti, ma abbiamo a cuore chi si trova in queste situazioni delicatissime. Non ci sto quindi a passare come menefreghista o insensibile. Concessione residenza fittizia ai senza fissa dimora: Anche in questo caso la richiesta è una richiesta inutile. Le amministrazioni, come abbiamo ricordato, sono obbligate a rilasciare la residenza fittizia ai senza fissa dimora che dimorano abitualmente nel Comune. C’è una legge, la 1228 del 1954 che, all’art. 1, recita “Nell'anagrafe della popolazione residente sono registrate le posizioni relative alle singole persone, alle famiglie ed alle convivenze, che hanno fissato nel Comune la residenza, nonché le posizioni relative alle persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel Comune il proprio domicilio, in conformità del regolamento per l'esecuzione della presente legge.” (https://goo.gl/l6rFCd). A Dicomano, per esempio, abbiamo Via dell’ospitalità dove, in passato, abbiamo iscritto senza fissa dimora. Ci viene chiesto quindi di rispettare le legge. A casa mia questo significa che fino ad oggi non l’abbiamo rispettata. Delle due l’una, se rispettiamo la legge, che senso ha chiederci di impegnarci nel rispettarla, o, se ci sono casi nei quali non è stata rispettata, si chieda a quel Comune spiegazioni puntuali. Questa approssimazione superficiale francamente non è accettabile da un gruppo politico. Non è assolutamente corretto far passare le amministrazioni comunali come disattente a questi problemi quando, e i consiglieri dovrebbero saperlo, negli anni l’unico capitolo di bilancio che non ha visto tagli (anzi, forse qualche aumento) è il capitolo delle prestazioni sociali a favore dei più deboli. E’ possibile che non si faccia abbastanza, lo sappiamo bene, ma non si può dire di non avere attenzione. Per un po’ di facile consenso non si possono strumentalizzare situazioni complesse che riguardano persone ini difficoltà. Abbiamo chiesto a Rifondazione di modificare il testo per sostenere, tutti insieme, la necessità di avere sempre più attenzione, ma ci è stato risposto di no. Il motivo è chiaro: adesso possono sbandierare di essere loro quelli attenti agli ultimi e noi quelli cattivi che hanno votato contro. Spero di aver dimostrato che, per quanto mi riguarda, non è così.



Senza fissa dimora. Rifondazione risponde a Passiatore ~ OK!Mugello
[…] “Abbiamo letto con interesse il punto di vista del Sindaco di Dicomano sulla vicenda dellordine del giorno respinto e dopo una chiamata in causa cos esplicita volentieri rispondiamo con la nostra posizione a riguardo”. Inizia cos la nota che riceviamo e pubblichiamo dai capigruppo di Rifondazione Carpini (Barberino di Mugello), Bertini (Scarperia e San Piero) e Masini (Borgo San Lorenzo). Ecco il resto della loro risposta (clicca qui per rileggere su OK!Mugello la lettera di Passiatore): […]