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Serata di follia a Borgo. Locale a soqquadro e tanta maleducazione. Parliamone, di domenica

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Serata di follia a Borgo. Locale a soqquadro e tanta maleducazione. Parliamone, di domenica Serata di follia a Borgo. Locale a soqquadro e tanta maleducazione. Parliamone, di domenica
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I petardi sotto i tavoli, la pizza lanciata sul muro, i camerieri offesi e derisi. I responsabili di tutto ciò potrebbero essere anche i nostri figli.  Il racconto, sconcertante, di una serata in una pizzeria di Borgo (avvenuta una settimana fa). Maleducazione, mancanza di rispetto spesso al limite del vandalismo. E, peggio ancora, l'arrogante convinzione di potersi comportare così in quanto clienti 'paganti'. Ecco quello che fanno i nostri figli (maggiorenni, certo, ma pur sempre ragazzi) quando escono con gli amici. Sarebbe il caso, per tutti, di fermarsi a riflettere cercando di andare oltre il solito ritornello: "Son ragazzi...". Ma ecco il racconto di una ristoratrice:

Ho talmente tante cose da dire che non so dove sia il principio, sono entrati quasi tutti allo stesso orario e il "casino verbale" che c'era si può immaginare, o forse no, non riuscivamo ne a passare tra i tavoli, tantomeno a prendere l'ordinazione, hanno poi cominciato a ordinare bottiglie di vino (costose, in quanto non abbiamo più il vino sfuso della casa), antipasti e pizze, ovviamente non tutti avevano prenotato e in molti si erano presentati in più del dovuto, quindi il babbo si era preparato e organizzato per 200 pizze, (tenendo conto dell'asporto), e noi ci eravamo preparati psicologicamente al caos, che è normale amministrazione in giorni come questi. Purtroppo nell'ultimo tavolo, che ha fatto più casino, avevamo terminato le palline, perciò tra le varie infamate maleducate ed offensive sulla nostra "disorganizzazione" abbiamo accordato un primo al posto della pizza, nel frattempo stavano scoppiando petardi mitragliatrici sotto i tavoli, dare fuoco a non so cosa perché c'era puzzo di bruciato forte, spaccare i calici da vino con le mani, tirare la pizza sul muro e sul soffitto, rovesciare qualsiasi cosa in terra, spaccare bottiglie, urlare come pazzi in uno scontro allo stadio e mentre cercavo di sparecchiargli il tavolo, un gruppetto di ragazze hanno preso la pastasciutta e me l'hanno lanciata nei capelli e sulla giacca, io mi sono girata piena di pasta a chiedere chi fosse stato e loro hanno abbassato la testa ridacchiando per la bravata, al che mi sono alterata perché mi sentivo derisa davanti a tutti, sono poi andata via in lacrime. Non solo, hanno buttato una pizza nell'acquario dei pesci tropicali, mio padre fino alle 1:30 dopo 12 ore di lavoro era a svuotare l'acqua dei pesci, e infine non volevano pagare il conto perché 20€ erano troppe.... Ci facevano i conti su quanto costa una pallina dell'impasto, come se non avessimo le spese di in attività alle spalle, cose di un ignoranza mai vista.. Hanno cominciato a dire "venvia vu c'avete i bicchieri dell'ikea", e "col c**** si torna in questo posto di m****". Ora io mi chiedo, va bene oltre il danno la beffa, ma pure dire che non tornano più, dove ho sbagliato io!? Cos'altro avrei dovuto fare più che fargli massacrare il locale e le persone!? Il giorno successivo, foto di gruppo con scritto: " siamo in un paesello e il cliente ha sempre ragione".. Al che le ho scritto: "quindi ti senti in diritto di tirare la pasta in testa alle persone!?" E lei mi ha risposto dicendo: "io sono una cliente e pago..." Ecco, tutta la mia delusione e amarezza si sono fermate li.. La cosa che mi spaventa di più è che queste ragazze e ragazzi, sono la parte "nobile di borgo", i figli di papà che ostentano tanto portamento durante il giorno.. E mi chiedo, cosa c'è di più brutto per un genitore, di non conoscere il proprio figlio!?

 

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