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I candidati sindaci e il summit sulla sicurezza: unica assente Sara Funaro

Organizzato da mesi dal coordinamento dei comitati dei cittadini ha visto un grande successo di partecipazione e un'unica grande assente.

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La sala La sala © OkNews24
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Era gremita la Sala Capitolare della Basilica di Santo Spirito ieri pomeriggio per il summit "Insieme per la sicurezza di Firenze" organizzato dal coordinamento dei comitati dei cittadini di Firenze perché in molti, fuori dal minutaggio stringente imposto nella grande kermesse del palacongressi, volevano approfondire la conoscenza delle proposte dei candidati sindaci sul tema dei temi, quello che più sta a cuore alla cittadinanza: la sicurezza.
Dopo i saluti di Padre Pagano padrone di casa che qualche sassolino dalle scarpe se l'è tolto nel suo esordio la "palla" è passata direttamente ai candidati che dovevano rispondere alle tre domande stilate da Simone Gianfaldoni coordinatore dei comitati e da Gianluca Rota del Comitato di piazza Leopoldo.
Tre domande che di seguito vi riportiamo e che rappresentano la sintesi del lavoro svolto insieme alla Fondazione Caponnetto il cui presidente Salvatore Calleri era presente in sala:

  1. Auspichiamo che il futuro Sindaco, come primo atto del suo mandato, si impegni con determinazione a rinnovare e attuare il Patto per Firenze Sicura, già redatto e controfirmato con il Prefetto di Firenze pro tempore in data 12 febbraio 2018. Fondamentale è la ricostituzione della c.d. “Cabina di Regia”, che unitamente al Prefetto, al Sindaco ed ai rappresentanti delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale, pianifichino e attuino interventi mirati nelle zone al momento più sensibili, anche con presidi territoriali fissi supportati da Nuclei Mobili di controllo del territorio.
     
  2. Chiediamo che si contrasti efficacemente il fenomeno dello spaccio, che causa morte e dipendenza ai nostri giovani, della delinquenza diffusa, dei reati predatori e del degrado, utilizzando tutti gli strumenti possibili e, soprattutto, utilizzando e rinforzando il Reparto Antidegrado del Corpo della Polizia Municipale che operi efficacemente in tutti i quartieri della città.
     
  3. Richiediamo una collaborazione costante e collaborativa con il futuro primo cittadino di Firenze e con il futuro Assessore alla Sicurezza. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo notato un forte deterioramento di comunicazione e di collaborazione fattiva fra tutte le Istituzioni del Governo Locale. Chiediamo di istituire un “tavolo permanente di osservazione sull’illegalità” che presieduto dal Sindaco o dall’Assessore alla Sicurezza (eventualmente delegato) metta a confronto i comitati dei cittadini e le diverse Associazioni e Fondazioni della città gigliata. Le sedute di questo tavolo dovrebbero essere calendarizzate almeno una volta al mese e dovrebbero prevedere anche la partecipazione dei prossimamente eletti Presidenti di Quartiere e all’occorrenza anche dei Rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale. Questo confronto siamo sicuri serva notevolmente a far rinascere nella collettività l’idea della c.d. sicurezza partecipata molto essenziale per rendere ancora più efficace gli interventi di contrasto alla criminalità locale.

Un incontro, non un confronto in cui ognuno dei dieci candidati ha avuto a disposizione dieci minuti per dettagliare le sue proposte.
“Siamo estremamente soddisfatti dell’evento che oggi. Siamo anche orgogliosi che in tutti i programmi elettorali, dei candidati alla carica di Primo Cittadino al primo posto sia presente la problematica della sicurezza e le misure da porre in essere per arginare l’illegalità diffusa che assilla la nostra città.
Ringraziamo tutti quelli che hanno da sempre creduto in noi, così come ringraziamo tutte le testate giornalistiche che hanno sempre dato spazio alle nostre iniziative.
Siamo davvero onorati che all’evento dello scorso 30 maggio presso il Palazzo dei Congressi, organizzato dal quotidiano “La Nazione” le prime due domande si siano incentrate relativamente alla problematica della sicurezza”.

Esordisce così Simone Gianfaldoni Responsabile del Coordinamento dei Comitati Cittadini che da oltre un anno, si occupa di sicurezza per la città di Firenze e che ricorda le diverse riunioni effettuate dal Coordinamento, al quale ricordiamo, partecipano diversi Comitati cittadini di Firenze da dove sono emerse una moltitudine di problemi causati dalla criminalità diffusa in tutta l’area della città. 

Grande partecipazione di pubblico e la presenza di tutti i candidati sindaci (esclusa Sara Funaro) a conferma di come l'argomento sia il tema dei temi.
L'assenza della candidata sindaca del centro sinistra non è piaciuta ai comitati. Simone Gianfaldoni sottolinea che "dopo una prima conferma della sua partecipazione, stamattina ha comunicato la sua indisponibilità e pertanto ha delegato Benedetta Albanese, attuale Assessore alla Sicurezza.
Credo che se la Funaro, già da adesso, evita il confronto con i Comitati dei Cittadini, i 3 punti sopra elencati resteranno soltanto una visione e invece di avere con lei un confronto costante e produttivo, si continui con questo silenzio assordante che da qualche tempo riecheggia tra i corridoi di Palazzo Vecchio."

Onore, e da moderatrice dell'evento l'ho sottolineato a Benedetta Alanese che in un ruolo scomodissimo non sì è sottratta al dibattito conscia degli attacchi del pubblico espressi da un residente del centro che gli ha detto: "con quale coraggio lei che è  assessore alla sicurezza viene a parare de futuro di Firenze con tutti i danni che avete fatto finora?"

Su una cosa tutti i candidati sono concordi: servono più agenti e soprattutto serve di nuovo in campo il famigerato Vigile di Quartiere, su poi quanti e quali quartieri distribuirli c'è da discutere perché alcuni si rifanno ai cinque attuali, Schmidt ai 14 rioni precedenti e Ceciila Del Re ne ha mappati 50.

L'ordine alfabetico imposto dalle buone maniere è stato talvolta saltato per venire incontro alle agende piene dei candidati per l'ultimo sabato elettorale e così la prima a parlare è stata Stefania Saccardi (Italia Viva) che ricevendo l'assist da Padre Pagano ha sottolineato il diritto dei residenti a dormire tranquilli e che è inutile dare la colpa agli affitti per l'allontanamento dei residenti dal centro che invece sono spesso la conseguenza della vivibilità. Sottolinea infine di essere concorde per una regia implementata con la collaborazione dei rappresentanti dei cittadini perché l'insicurezza si combatte con la condivisione.

Andrea Asciuti (Firenze Vera) ha sottolineato come tutto si origini da 30 anni di governi nazionali che hanno tagliato i fondi alle forze di Polizia rimaste in alcuni casi senza benzina. Sì al Daspo urbano come strumento di controllo e alla penalizzazione della droga poiché spesso gli spacciatori si fingono consumatori.

Gli va a ruota Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce) che chiede più fondi anche per evitare infiltrazioni della grande delinquenza in città e si al Vigile di quartiere che però deve avere l'autonomia di poter intervenire.

Eike Schmidt candidato del centro destra nel sottolineare che lui in zona ci vive ricorda che non c'è sicurezza senza lotta al degrado e che nemmeno lui spesso la notte dorme dal rumore. Sì alla regia con i coordinamento dei cittadini, ripristinare ma appllicare poi il "patto per Firenze" e sì al Vigile di quartiere in una visione policentrica che suddivide la città nei 14 rioni originari. Infine suggerisce a protezione della basilica brunelleschiana una cancellata  di notte che scompaia di giorno.

Cecilia Del Re di Firenze Democratica ha una visione di sicurezza ancora più capillare avendo mappato Firenze in 50 microzone da controllare col Vigile di Quartiere e attacca l'amministrazione attuale per la richiesta qualche mese delle dimissioni del Questore. Chiude con uno slogan efficace che è la città sicura si cura.

Francesca Marrazza (Ribella Firenze) forte dei consensi del confronto precedente attacca ancora decisa stupendosi che il tema oggi interessi a tutti quando fino a ieri dall'amministrazione racconta, ci veniva sottolineato per tacerci che le nostre erano solo percezioni. Puntualizza anche che nell'insicurezza generale, specie delle donne c'è da sottolineare anche la mancanza di mezzi pubblici; chi lavora la sera ha paura a tornare a casa. Infine arriva anche il suo sì ,ed è un si deciso al Cpr.

Lorenzo Masi del Movimento Cinque Stelle attacca il governo centrale per gli sbarchi e alla domanda di un cittadino presente che gli chiede "ma voi cos'avete fatto" risponde nell'imbarazzo snocciolando i 100 atti fatti da consigliere comunale (ma mica 100 sul tema sicurezza!) e sciorinando il suo curriculum vitae.

Dmtrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) repllca ad Asciuti con un no deciso a Daspo che a suo dire funziona solo per gli stadi e dice sì alla ztl 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 che permetterebbe di controllare i flussi. Sottolinea infine che il problema dell'insicurezza è legato anche al sociale e che la competenza sula città sonno della politica e se la politica non è in grado di risolvere i problemi dei cittadini non serve a niente.

Francesco Zini (Firenze Cambia) tira fuori i racconti dei figli per arrivare dritti ala gente e dire che molti oggi, anche giovanissimi, girano col coltello in tasca perché non si fidano più nemmeno delle forze dell'ordine. Serve denunciare e ritrovare un dialogo serio e fattivo con le forze dell'ordine.

Infine fra i mormori della sala interviene Benedetta Albanese in sostituzione di Sara Funaro che ha scelto di non essere presente anche se all'evento previsto nella sua agenda elettorale hanno presieduto anche di altri candidati che però prima hanno creduto di dover dare delle risposte ai cittadini su un tema fondamentale..
Chi è assente ha sempre torto a mio avviso, specie se manca di rispetto a quei cittadini a cui poi fra una settimana chiederà il consenso.
L'unico dubbio che viene è che abbia scelto di non presentarsi o per sottrarsi al confronto con Padre Pagano che qualcosa da dirli aveva (leggi Rsa di lusso negli spazi ex caserma) o perché evidentemente per lei quello della sicurezza non è un problema rilevante.

Benedetta Albanese attuale assessore alla sicurezza, anche se in fase di mia presentazione ha puntualizzato che era qui come candidata consigliera al posto di Funaro, (ma rimane pur sempre l'attuale assessore alla sicurezza almeno fino all'8 giugno!) ha detto che serve il dialogo interistituzionale con più controlli e più educatori di strada, ma i buh e i fischi della sala l'hanno subissata come strappapplausi è stata la domanda del cittadino che le ha chiesto: "Ma lei non si vergogna ad essere qui oggi dopo aver rovinato la città così?"

La replica finale di due minuti per ogni candidato, in alcuni casi un loro delegato, non aggiunge e non toglie niente se non le precisazioni di un "tecnico" importante come Roberto Sbenaglia.
Resta un bel momento di partecipazione e di confronto con l'amaro in bocca dell'assenza di una candidata "forte"



 

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