Tutto continua indisturbato nel rione san Jacopino che ricordiamo si trova all'interno del Quartiere 1, ossia lo stesso del centro storico.
Il ponte del primo maggio è trascorso in un deliro di bivacchi alcolici, con festini, spaccate spaccio annessi.
Il regalo al quartiere dei festini è stata un'enorme quantità di bottiglie di vetro vuote lasciate in ogni dove, specie di piazza Della Piccola dove i residenti sono esasperati per i festini che proseguono fino a mattina.
Lo spaccio di crack ormai è consuetudine in molte strade. In ogni angolo stazionano i pusher o i clienti in attesa di essere riforniti.
Monopattini e biciclette a noleggio sono il mezzo di trasporto usato dai "corrieri della morte" che usano prevalentemente la pista ciclabile di viale Redi per consegnare e fare l'affare con il cliente di turno che attende nervosamente su una panchina .
"Dal tardo pomeriggio in poi è rumba - racconta Simone Gianfaldoni del Comitato cittadini attivi di San Jacopino e coordinatore della rete dei comitati dei cittadini di Firenze. In via del Ponte all' Asse e poi tutto un vai di soggetti. Sono due gruppetti distinti che si appartano in due punti differenti della via, stazionano dieci minuti circa al massimo poi uno se ne va a destra a e l'altro a sinistra.
Una situazione sempre più drammatica ormai denunciata assiduamente a chi è preposto a intervenire.
Ormai in questo rione ognuno può fare cosa vuole - prosegue sconsolato - i danneggiamenti alle auto si sono nuovamente intensificati, specialmente in via Ponte alle Mosse dove durante il tardo pomeriggio del primo maggio un tizio, sembra in alterazione psicofisico ha danneggiato delle vetture in sosta; ma i danneggiamenti sono poi proseguiti anche nella nottata di ieri giovedì.
Un risveglio amaro per tanti residenti: in una sola notte si sono contate almeno cinque vetture con il vetro sfondato, addirittura una si nota a una bottiglia di birra all' interno forse usata per rompere il vetro.
La situazione ormai da molto tempo va avanti così. Le denunce devono essere fatte e noi lo diciamo con forza a tutti, ma però dobbiamo dire che i cittadini stanno perdendo la fiducia nelle istituzioni e preferiscono non fare più denuncia ,non perdere tempo per poi non avere una risposta, vuoi anche perchè la legge demanda tutto ai cittadini, basta vedere la riforma Cartabia che ripetiamo, deve essere modificata. Inoltre bisogna che le istituzioni tutte tornino a collaborare e recepire le vere problematiche delle zone e dai residenti che sono le vere sentinelle attive h24 sul proprio territorio.
Noi con forza e determinazione come coordinamento dei comitati continuiamo la nostra lotta per avere più sicurezza. Uniti insieme per questo diritto che è di tutti e non ha colori politici." conclude Gianfaldoni.