“Le forze dell’ordine avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati”.
Sono le parole della consigliera regionale Silvia Noferi (M5S) che hanno suscitato polemica dentro e fuori l’Aula del Consiglio regionale della Toscana, dove erano in discussione le mozioni sugli scontri tra polizia e studenti durante le manifestazioni pro Palestina di Firenze e Pisa dello scorso venerdì.
La consigliera pentastellata aveva sottolineato, in apertura di intervento, di essere schierata sempre contro la violenza usata per reprimere la libertà di pensiero. “Come la destra condannò l’uso degli idranti nell’ottobre 2021, ai tempi del governo Draghi, durante una manifestazione di no vax, mi aspetto che abbia l’onestà intellettuale per farlo anche adesso: non c’è una violenza che va bene e una che non va bene – ha affermato Noferi – In Consiglio regionale siamo di fronte a una destra che dice di essere dalla parte delle forze dell’ordine. Anche io sono dalla parte di quelle forze dell’ordine professionali, che fanno il proprio lavoro con coscienza, cercando di valutare le situazioni, non certo prendendo a manganellate ragazzini inermi e disarmati.
C’è una bella differenza tra uno sputo e una manganellata. Questo Governo e questa destra hanno deciso di non stare dalla parte delle giovani generazioni. E non possiamo avallare un comportamento come quello che abbiamo visto nelle immagini di Pisa”.
Immediata la reazione della Lega. “Una frase vergognosa, gravemente lesiva dell’onorabilità della Polizia di Stato – ha affermato la capogruppo in Regione, Elena Meini — Noi chiediamo rispetto per le forze dell’ordine e non accettiamo che siano offese come ha fatto pubblicamente l’esponente pentastellata”.
La consigliera è stata ripresa anche da Stefano Scaramelli, vicepresidente dell’Assemblea regionale, che stava dirigendo i lavori: “Noferi ha usato parole sconvenienti sugli sputi meritati, mi avvalgo della facoltà che mi concede il regolamento e mi assumo la responsabilità di porre il richiamo all’ordine nel processo verbale di questa seduta”.
Per “fatto personale” è intervenuta di nuovo Silvia Noferi che ha ravvisato nell’atteggiamento dei colleghi il proposito di attaccare lei stessa e il Movimento 5 stelle e che invece si è "incartata" ancora di più. “Io aspetto si concludano le indagini in corso – ha sottolineato – gli sputi dei ragazzi possono anche essere stati una reazione alle manganellate. Mi scuso con le forze dell’ordine se non ho espresso correttamente il mio pensiero ma ho sempre dimostrato di essere rispettosa delle Istituzioni“.
Ovvie le conseguenti reazioni indignate, non solo da parte dell'opposizione ma anche della polizia. Comprensibile l'indignazione da parte degli agenti, che non accettano toni di questo tipo da parte di un rappresentante delle istituzioni.
"Non conosco personalmente questa signora politica né ho intenzione di conoscerla ma resto sempre di più dell'idea che se non fosse per noi poliziotti questo Paese sarebbe davvero nel pieno caos.
Di certo non sono i politici a rappresentare il bello ed il bene del Paese", ha dichiarato Andrea Cecchini, segretario nazionale del sindacato di polizia Italia Celere.
Posizione condivisa anche da altre sigle sindacali, come il Sap, che per voce del suo segretario generale, Stefano Paoloni, stigmatizza con forza le parole di Noferi: "Si vergogni e si ricordi che sputare su una divisa significa sputare su chi in quel momento rappresenta un’Istituzione dello Stato".
Imbarazzante la replica della Consigliera che accortasi di averla fatta grossa ha cercato di minimizzare sua strenua difesa ha trovato una pronta smentita da parte di Paoloni, il quale ha sottolineato che "gli sputi, gli spintoni, i pugni e il tentativo di forzare il cordone di polizia sono avvenuti prima della carica". In ogni caso, è la conclusione del sindacalista del Sap, "rileviamo una assoluta mancanza di senso istituzionale e istigazione alla violenza".
La stessa arrabbiatura esternata da Paoloni arriva da Valter Mazzetti segretario generale del sindacato di polizia Fsp, il quale ha espresso "sdegno" nei confronti del consigliere Noferi, sostenendo che, a fronte delle sue dichiarazioni "dovrebbe dimettersi, perché per noi si è dimostrata non all’altezza di rivestire un incarico istituzionale".
Arrivano anche i commenti della politica. Il primo a farlo è il segretario provinciale della Lega Federico Bussolin.
“Non è ammissibile per un consigliere rappresentante delle istituzioni fare di queste affermazioni, perché alimentano e giustificano le aggressioni alle forze dell'ordine, come è puntualmente successo a Torino. Le scuse fatte sono di circostanza; lo dimostrano i successivi post sui social promossi dalla stessa consigliera”. Lo dichiara il capogruppo e a seguito delle dichiarazioni della consigliera regionale M5S Silvia Noferi secondo cui “forse la polizia ha meritato gli sputi degli studenti”.
“Esprimiamo la nostra massima vicinanza e solidarietà alle forze di polizia. Scriverò una lettera al prefetto per invitarla ad esaminare attentamente la situazione, valutando se sussistano conseguenze a queste dichiarazioni così gravi. E ovviamente chiediamo che la consigliera regionale Silvia Noferi, palesemente inadatta a rappresentare le istituzioni, rassegni le dimissioni quanto prima” aggiunge Bussolin.