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Standard dei servizi pubblici. Opinione di un lettore dopo la discussione nel Pd Scarperia-San Piero

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Standard dei servizi pubblici. Opinione di un lettore dopo la discussione nel Pd Scarperia-San Piero Standard dei servizi pubblici. Opinione di un lettore dopo la discussione nel Pd Scarperia-San Piero © n.c.
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Grazie al nostro lettore Marco Nardini pubblichiamo una riflessione sugli standard dei Servizi Pubblici. Scrive Nardini, prendendo spunto da una discussione nata all'interno dell'assemblea del Circolo PD di Scarperia e San Piero:

Giustamente è stato osservato da alcuni che nell'erogazione di servizi pubblici, quindi in politica, gli standard non sono da prendere come regole rigide e inderogabili. Giustissimo. Ma, se analizziamo bene il concetto di standard si vede che tali osservazioni non sono necessarie, perchè la parola standard significa modello di riferimento. Non è quindi qualcosa che va applicato con rigida puntualità. E' invece un parametro, qualcosa che ci aiuta a capire, a orientarsi. Un po' come le indagini statistiche. Mentre nelle attività economiche private i parametri sono riferiti ai soli interessi personali dei soggetti interessati, nei servizi pubblici è necessario inserire anche parametri riferiti a interessi pubblici (generali o collettivi). Ma, il fatto che il perseguimento di interessi pubblici sia finanziato con la fiscalità generale non significa che tali interessi non vadano misurati e ne vada valutata la sostenibilità, così com'è per gli interessi privati. Facciamo un esempio. Se il trasporto pubblico costa 100 e i ricavi sono 30, la differenza di 70 deve essere finanziata con la fiscalità generale. Se la sanità costa 100 e i ricavi sono 20, la differenza di 80 grava sulla fiscalità generale. Ma se le entrate della fiscalità generale sono sono 130 (ossia, meno di 70+80) la politica deve assegnare un valore agli interessi pubblici di trasporti e sanità, e decidere se aumentare le entrate fiscali o diminuire una o entrambe le spese. In tutto questo determinare gli standard aiuta a capire se un servizio è gestito ottimalmente o no, se è in perdita per motivi politicamente fondati o no, se la misura della perdita è sostenibile o no, adeguatamente commisurata o no agli interessi pubblici che si intende tutelare ripianando la perdita con la fiscalità generale, ecc. Insomma, determinare gli standard è un passaggio necessario se si vuole capire adeguatamente se un servizio funziona o no. E' un passaggio non esaustivo, perchè poi vanno fatte altre successive valutazioni, ma è un passaggio senza il quale le successive valutazioni saranno certamente viziate, o che avranno buoni risultati solo casualmente.

 

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