Stella di Natale, sei ancora in tempo per farla rifiorire: col trucco autunnale torna rossa e bellissima - okmugello.it © N. c.
La Stella di Natale può rifiorire ogni anno: basta seguire alcuni accorgimenti e un trucco legato alla luce e al buio.
Ogni dicembre ritorna puntuale tra le nostre case: la Stella di Natale, con le sue foglie rosse, rosa o bianche, è il regalo più diffuso delle festività, simbolo di calore, speranza e rinnovamento. Ma finito il Natale, spesso finisce anche la sua vita: in molti la buttano pensando sia una pianta stagionale. In realtà, la Euphorbia pulcherrima può rifiorire ogni anno, purché si seguano alcune regole ben precise.
Non serve avere il pollice verde, ma conoscere le esigenze della pianta. Originaria del Messico, la Stella di Natale ama ambienti caldi e asciutti, odia l’acqua stagnante, preferisce la luce indiretta e – dettaglio poco noto – ha bisogno del buio assoluto per fiorire nei mesi successivi. Ecco cosa fare per mantenerla viva e rigogliosa, anche dopo Capodanno.
Quanta acqua dare, dove metterla e quando rinvasare
Uno degli errori più comuni è bagnare troppo. La Stella di Natale va annaffiata solo quando il terreno è quasi asciutto. Le radici non tollerano i ristagni, quindi è fondamentale svuotare il sottovaso dopo ogni irrigazione. Le foglie, poi, non devono mai essere bagnate: l’umidità può danneggiarle.
Durante le feste può restare in casa, in un ambiente luminoso ma senza luce solare diretta. Una stanza ben arieggiata è ideale. In estate, invece, può essere spostata all’aperto, in una zona ombreggiata. Ma attenzione: non sopporta temperature sotto i 14°C.
Il rinvaso va fatto a maggio, quando le foglie rosse cadono. Basta un vaso poco più grande, con argilla espansa sul fondo per favorire il drenaggio. Se il contenitore è troppo ampio, la pianta svilupperà molte foglie ma pochi fiori. Il rinvaso serve anche a stimolare nuova crescita, dopo la potatura.
A fine febbraio, quando iniziano a spuntare nuovi rami, è consigliabile tagliare i vecchi di circa 10 centimetri. Così si stimola la pianta a rigenerarsi in modo uniforme. Dopo la potatura, si lascia la pianta all’ombra durante tutta l’estate.
Il metodo per farla rifiorire: serve buio totale (e costanza)
Il vero segreto della rifioritura sta nel fotoperiodismo: la Stella di Natale regola le sue funzioni vitali – tra cui la fioritura – in base alla quantità di luce ricevuta. Per questo, tra settembre e ottobre, bisogna ricreare artificialmente l’alternanza luce/buio.
Dalle 17:00 alle 7:00, ogni giorno per circa otto settimane, la pianta deve restare in un luogo completamente buio. Si può coprire con una scatola o spostare in una stanza priva di luce. Al mattino va rimessa in una posizione luminosa, ma mai al sole diretto.
A settembre si può anche concimare il terreno con prodotti specifici, per stimolare la fioritura. Se tutto è stato fatto correttamente, entro fine ottobre inizieranno a comparire le nuove brattee colorate, che comunemente scambiamo per fiori. I veri fiori della Stella di Natale, infatti, sono quelli piccoli e gialli al centro: il rosso acceso (o rosa, o bianco) appartiene a foglie modificate.
In natura, questa pianta può arrivare fino a due metri di altezza. In casa, con cure costanti, può durare anche molti anni.
La sua simbologia è potente: rappresenta la rinascita e il rinnovamento, e non a caso è così legata al periodo natalizio. Regalare una Stella di Natale significa augurare speranza e luce. Ma mantenerla viva significa scegliere di prendersene cura anche dopo che l’atmosfera delle feste è svanita.
