So è svolto questo pomeriggio un nuovo summit in prefettura a Firenze per il caso della piccola Kata, bambina peruviana di 5 anni svanita nel niente da sabato dall'ex hotel di via Maragliano occupato da ormai troppo tempo.
Le ricerche da parte delle squadre della Protezione Civile e degli uomini dei Vigili dle Fuoco che sono andate avanti ininterrottamente su più turni, avviate ieri pomeriggio sono state sospese perché si chiude il piano provinciale per le persone scomparse.
Nello specifico le ricerche si sono concentrate nella perlustrazione delle zone del Torrente Mugnone, del fiume Arno e del Parco delle Cascine con sommozzatori e squadre Sapr (sistema aeromobile a pilotaggio remoto) e squadre di terra, anche con l’ausilio di unità cinofile. I 225 volontari della protezione civile in campo hanno orientato invece la loro attività in prossimità del luogo della scomparsa fino a Via Pistoiese.
Proseguono comunque le ricerche nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria.
E' importante ricordare che fin dalle prime ore della denuncia di scomparsa della bambina (sabato sera) sono scesi in strada alla sua ricerca anche i cittadini della zona riuniti nel Comitato Cittadini attivi di San Jacopino che conoscendo il quartiere hanno scandagliato con attenzione anche gli angoli "più segreti" del rione.
La sospensione delle ricerche, che giunge solo poche ore prima dell'ingestione da parte della mamma di detersivo, in dose non letale che manda la mamma all'ospedale dopo aver compiuto lo stesso gesto che poche ore prima aveva compiuto anche il babbo di Kata nel carcere in cui è ricoverato allunga e conferma ancora di più alcuni dubbi.
La verità forse è tutta in quei quattro piani di degrado, risse e malaffare la cui situazione da tanto, forse troppo tempo viene denunciato dai cittadini ad amministrazione e autorità.
In tutti i casi la risposta è sempre stata solo una: "conosciamo la situazione e stiamo monitorando".