Siamo tornati a trovare Anna Maria Mazzari, l‘ex suor Elisabetta, per chiarire alcuni aspetti della "vicenda Pacciani" ed approfondire la personalità di quello che per anni è stato considerato il “mostro” assieme ai suoi cosiddetti compagni di merende.
Pietro Pacciani morì in attesa di giudizio, mentre i suoi “compari” vennero condannati per gli ultimi quattro duplici omicidi, con sentenze che tutt’oggi fanno discutere.
Anna Maria Mazzari, ci mostra anche i vari scritti e disegni inediti del contadino mugellano.
Galleria fotografica
"Pacciani era una persona sola nell’ultimo periodo di vita, quindi andavo spesso a trovarlo ogni 15 giorni per dargli conforto. Mi torna anche in mente un episodio strano: Una persona passò ad avvisarlo, di stare attento al suo orto. Un uomo vestito di nero e lui aveva timore e non si spiegava chi fosse questa persona. Venne qualche volta"
Di questo episodio Pacciani ne parla anche in un suo memoriale. Episodio molto inquietante come la lettera anonima che il suo avvocato Fioravanti ricevette nel novembre 1991, molto prima del ritrovamento della cartuccia sospetta nell'orto della casa di Via Sonnino, nella quale il Pacciani non aveva mai abitato prima del dicembre 1991.
Ancora oggi Anna Maria esprime le sue forti perplessita’ circa le responsabilita’ del Pacciani:
“Ma veramente esiste una giustizia terrena? Io mi fido della giustizia divina, ma questa persona prima o poi dovrà andare davanti a Dio. Questa persona se è ancora in vita, le converrebbe confessare.“
Un uomo nel 1982 gli riferì di conoscere l’identità del mostro ma non fece il suo nome. Un ex detenuto del carcere di Sollicciano che fu sentito e verbalizzato all’epoca dagli inquirenti. Questa sembra essere una delle nuove piste investigative seguite nelle attuali indagini.
Ma cosa centra l'uomo che raccontò a suor Elisabetta con la storia del mostro di Firenze?
Centra talmente poco..... che fu inserito dagli avvocati difensori di Pacciani nella lista testi da sentire al processo. Gli avvocati dalla difesa Bevacqua e Fioravanti ne fecero richiesta. Infatti al numero 39 della lista si legge il suo nome, con le seguenti motivazioni:
" su ciò che è a sua conoscenzain merito all’ arma usata nei vari delitti di cui è processo".
Testimone che pero’ non fu ammesso al Processo – Pacciani del 1994, come anche Enzo Spalletti e Fosco Fabbri.
Era dunque, secondo gli Avv.ti Bevacqua e Fioravanti un testimone importante, potenzialmente a conoscenza di fatti e circostanze che potevamo "aiutare " l’indagine e l’imputato Pacciani al processo.
Anna Maria Mazzari : "Io non le detti molto credito. Mi sembrava una persona esaltata con ideali politici estremi. Non mi fece nomi specifici circa l’identita’ del mostro”
Daniele Baldoni
Ma perché questa suora o ex suora o comunque la si possa definire ha aspettato anni a parlare? E poi per dire cosa? Le sue sono fumose chiacchiere da bar.
Luana sirigu
Molto meno fumose delle tue. Quantomeno la signora è testimone diretta dei fatti.
Antonio Spinosa
Ma chi sarebbe quest'uomo? E conosceva Pacciani? Non mi pare sia molto chiaro. Davvero Pacciani non aveva mai abitato a via Sonnino prima del dicembre '91? Nella Leggenda del Vampa è scritto che Pacciani, una volta messa a posto la casa di via Sonnino, vi si trasferì lasciando la moglie e le due figlie nell'abitazione di Piazza del Popolo. Questo sarebbe avvenuto a metà degli anni Ottanta, prima del delitto degli Scopeti.
Luana sirugu
Giuseppe Alessandri è male informato. La casa fu abitata del 1985 al 1987 ad affittuari
Antonio Spinosa
Un appartamento veniva affittato, in quello dirimpetto abitava Pacciani (sempre secondo il libro di Alessandri, ma non ho trovato nessuna fonte che possa smentirlo).