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Il Tar della Toscana conferma il corretto operato di Alia Multiutility nella gestione di informazioni sensibili

Respinto dal Tar il ricorso del consigliere comunale di Firenze Dmijtri Palagi sull’accesso agli atti. La replica del consigliere di sinistra progetto comune.

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L’apertura del cassonetto L’apertura del cassonetto © Alia
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Alia Multitility informa che il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Toscana, il 10 ottobre ha respinto un ricorso del consigliere comunale di Firenze Dmitrij Gabriellovic Palagi in merito alla richiesta di accesso agli atti della società.
Il Tribunale ha ritenuto infondata la pretesa del ricorrente, confermando la legittimità di quanto sostenuto da Alia e dai propri dipendenti e il corretto operato nella gestione delle informazioni riservate e sensibili, in applicazione e nel rispetto delle norme vigenti a tutela dei propri dipendenti e dei Comuni soci.

"La sentenza ha chiarito che, nonostante la partecipazione pubblica del Comune di Firenze nella compagine societaria, la quota detenuta non è tale da configurare una relazione di ‘dipendenza’ tra il Comune stesso e la società, come erroneamente preteso dal ricorrente in diverse occasioni, con la conseguente richiesta di formale accesso agli atti.
Alia è una società a integrale partecipazione pubblica e opera per rispondere alla gestione operativa a beneficio degli utenti e di tutti i soci: la mancanza di una ‘influenza dominante’ di un unico socio valorizza la condivisione fra tutti gli azionisti, che hanno diritto di esprimere, all’interno dell’assemblea, i loro orientamenti e gli indirizzi in merito alle scelte strategiche della società, chiamata ad attuarle attraverso il consiglio di amministrazione designato dai soci.

Si esprime pertanto forte perplessità - continua Alia . nel leggere commenti della sentenza da parte del ricorrente, che introduce temi strumentali e del tutto estranei all’oggetto del pronunciamento del Tribunale Amministrativo e che nulla hanno a che fare con il merito del ricorso perso dal consigliere.
Alia continuerà a collaborare attivamente con i Comuni soci, garantendo che le decisioni strategiche siano sempre allineate con gli obiettivi di sviluppo locale, sostenibilità e attenzione al territorio."


"I verbali dell'Autorità Idrica Toscana e la Commissione di oggi confermano due notizie" replica Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune. "Aver creato la multiutility ha svincolato Alia dall'essere una controllata del Comune di Firenze. È pubblica per il capitale (i soldi del suo bilancio), ma senza che nessun Consiglio comunale possa determinare decisioni significative. È la notizia che abbiamo dato ieri, alla luce della pubblicazione della sentenza del TAR rispetto al nostro ricorso, per diniego di accesso agli atti.
Si aggiunge un'altra novità emersa in Sala Firenze Capitale oggi, in una seduta congiunta oggi delle Commissioni Controllo, Bilancio e Ambiente. I verbali dell'Autorità Idrica Toscana di questi ultimi mesi chiariscono che l'acqua sarà gestita anche dal privato, per il 30%. La prossima concessione è destinata a durare almeno altri 20 anni. Insomma le promesse del Partito Democratico sono infondate. Non sta a noi dire se in buona o in cattiva fede.
Punto primo: dire che la multiutility rimane a controllo pubblico è fuorviante. I soci pubblici non possono esercitare le loro funzioni di controllo. Così ci ha detto il TAR. Punto secondo: la ripubblicizzazione completa per l'acqua non è all'ordine del giorno. È già deciso che la nuova concessione dovrà coinvolgere un socio privato al 30% per un paio di decenni.
Per scoprire queste cose abbiamo dovuto scomodare Tar, spese legali e uffici del Comune. Ma chi governa non poteva avere più umiltà e confrontarsi con tutti i gruppi consiliari?

 

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