La Coalizione TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), composta da 90 associazioni e comitati, critica la proposta di Legge Regionale della Toscana sulle aree idonee per impianti eolici, definendola un grave rischio per il paesaggio, l'ambiente e l'economia regionale. Durante l'assemblea tenutasi l’11 gennaio al Circolo Maccari all’Isolotto, è emerso un forte dissenso verso le scelte dell’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni, accusata di favorire la realizzazione di megaimpianti eolici in zone di alto valore culturale e ambientale, come l'Appennino, la Val di Cornia e la Maremma, compromettendo habitat protetti e beni paesaggistici. A seguire il cominicato diffuso:
Per una Transizione energetica giusta, democratica, solidale, che sia Transizione ecologica senza speculazione, dalla parte dei Sindaci toscani, dei territori, delle comunità, dalla parte dei paesaggi unici e inconfondibili che rendono la Toscana amata e famosa in tutto il mondo.
Il fine dell’Assemblea è stata la richiesta all’Assessora regionale all’Ambiente invitata, insieme all’ANEV imprenditori dell’Eolico, di peggiorare ulteriormente, a nostro avviso, la già pessima proposta di Legge Regionale per la definizione delle aree idonee, nonostante questa già preveda che l’Appennino, la Val di Cornia e la Maremma divengano aree ordinarie per impianti eolici, e che terreni agricoli e paesaggi identitari e culturali vengano declassati, svalutati e degradati a siti industriali.
Il piano presentato dall’Assessora implicherebbe la fine del turismo, voce primaria dell’economia regionale e nazionale, la compromissione irreversibile dell’ambiente, lo sfiguramento del volto verde della Toscana, fino ad oggi regione modello nell’equilibrio tra natura e sviluppo antropico, a fronte di produzioni energetiche che, dall’inizio alla fine della filiera, non compensano affatto i costi che implicano in termini sia ecologici (emissioni, consumo di fossili, dissesti ecosistemici e idrogeologici), sia economici e sociali.
Rispetto ai principi di tutela ambientale e paesaggistica, si tratterebbe di un ritorno alla barbarie, alla preistoria della civiltà, perché con folli semplificazioni si andrebbe a compromettere territori dove insistono beni culturali e preziosi habitat di specie protette, perfino con ricadute negative su Parchi Nazionali, come nel caso del progetto eolico Monte Giogo di Villore in Mugello, sui confini delle Foreste Sacre del Casentino, di fronte al massiccio del Monte Falterona, dove i disastrosi lavori finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture per l’impianto industriale sono stati impropriamente magnificati come esempio da seguire dall’Assessora all’Ambiente Monni.
Da settembre, la Coalizione ambientale TESS, composta di 90 Associazioni e Comitati, si appella all’Assessora Monia Monni, in materia di definizione delle aree idonee affinché obblighi le società proponenti a localizzare i loro progetti primariamente nelle aree assolutamente idonee, ovvero dove si concentra il fabbisogno energetico, al fine di evitare ulteriore consumo di suolo, così come prescritto dall’ISPRA e dalla normativa vigente, italiana ed europea, quest’ultima basata sul “do no harm” e sottolineato anche dalle Nazioni Unite: https://www.unep.org/unga/our-position/unep-and-nature-based-solutions.
Lo abbiamo fatto con Lettere, Comunicati e documenti che attestano la piena raggiungibilità, in Toscana, degli obiettivi UE di decarbonizzazione senza consumo di suolo. Non abbiamo mai ricevuto risposta né ascolto.
Ma ciò che è stato ripetutamente, e ancora all’incontro di sabato scorso, lasciato fuori dalla porta, si è materializzato alla finestra con uno striscione: “Regione Toscana allontanati dalle Lobby!!!”
La politica, le amministrazioni, devono rimanere libere e indipendenti dalle Lobby.
L‘imminente discussione in Consiglio Regionale della Proposta di Legge richiede l’ascolto concreto e fattivo della Coalizione ambientale regionale e interregionale TESS da parte dell’Amministrazione Regionale Toscana, che, ascoltando solo una parte delle Associazioni presenti alle Consultazioni del 6 settembre e del 21 novembre, e prendendo parte alle sue iniziative, ne diviene ostaggio, con grave danno per l’intera causa della Transizione Energetica, destando così sempre più allarme nei Sindaci che sono già testimoni della devastazione ambientale e della desertificazione, ambientale e sociale, che tali megaimpianti producono nei loro territori.
Vogliamo ribadire all’Assessora Monni che in tempo di fenomeni climatici emergenti, la prevenzione della salute delle montagne è essenziale per prevenire dissesto idrogeologico, montagne che franano a valle, come recentemente in Emilia Romagna, fiumi che esondano dove le pianure vengono ulteriormente impermeabilizzate con perdite in vite umane e costi economici milionari per i cittadini e per lo Stato. Per non dire del paesaggio, che neanche si può più nominare in nome di un’emergenza che, con fatale miopia, legittima ogni scempio.
Eppure, un’amministrazione competente dovrebbe sapere che con paesaggio si intende un valore, un bene della Nazione sancito dalla Costituzione, una memoria e un’identità storica, patrimonio ambientale e culturale da tutelare. Ed è il “nostro oro”: la fonte primaria della nostra economia, fondata sul turismo di qualità.
Ci appelliamo al Presidente Giani affinché difenda strenuamente il territorio della Regione Toscana, tutelandolo dalle speculazioni e preservandolo per le generazioni future, favorendo un percorso di transizione energetica a partire dalle comunità energetiche democratiche e solidali e dalle aree già edificate dove si concentra il fabbisogno energetico (capannoni industriali, parcheggi, aree di degrado antropico, arterie autostradali e ferroviarie, zone industriali), imponendo in modo effettivo e vincolante la priorità dell’uso del brown field, aree industriali dismesse.
Coalizione TESS - Transizione Energetica Senza Speculazione