Dopo la nota inviata in redazione da Giovanni Sorrenti e pubblicata questa mattina (qui), arriva un'altra nota sempre in relazione al regolamento per l'affidamento degli impianti sportivi, a firma dell'ex Consigliere di opposizione Claudio Ticci, intitolata 'Chi c'è oggi finge di non esserci stato?', che pubblichiamo di seguito.
Un tema che potrebbe animare ulteriormente il dibattito politico alla vigilia del ballottaggio tra Cristina Becchi, vice Sindaco uscente, e Leonardo Romagnoli. Sul tema degli impianti sportivi si è dibattuto molto, soprattutto in occasione della chiusura temporanea delle piscine di Borgo San Lorenzo, che poche settimane fa hanno riaperto gli spazi esterni.
Il Regolamento Concessione Impianti sportivi era SBAGLIATO così come le risposte alle interrogazioni. Adesso la conferma viene direttamente dalla Regione Toscana con l'approvazione unanime di pochi giorni fa. Un Regolamento di Borgo San Lorenzo preconfezionato, mai condiviso né con le opposizioni né tantomeno con le società (o perlomeno solo con "qualcuna").
Alla faccia della condivisione e del percorso partecipato di cui tanto qualcuno si vanta.
Ho sempre fatto presente, entrando nel merito più volte, il mio disappunto su un atto privo di tanti necessari punti fermi per tutelarr TUTTE le società e associazioni sportive.
La questione è che con questo regolamento, per legge, le società partecipate (dette in house...alias Vivi Lo Sport) potranno prendere in affidamento DIRETTO gli impianti estromettendo di fatto le società e associazioni stesse. Alla faccia della vicinanza allo sport!
A fronte di quanto emerso dalla Regione Toscana è lecito pensare che avendo lo stesso Comune il 100% della Vivi lo Sport qualcuno vorrà gestire il tutto per creare "consenso".
Forse l'intento era (ed è) quello di avere un vero e proprio controllo politico sulle associazioni e società sportive obbligandole di fatto a passare dal "politico di turno eletto" per l'uso delle palestre e l'assegnazione degli spazi.Inoltre avevo proposto e condiviso con Borgo in Comune l'inserimento del vincolo di massimo 2 impianti per concessione perché società grandi altrimenti avrebbero fatto da padrone e le piccole lasciate a piedi. Bocciata!
Ci fu poi la personale proposta di aumentare il numero di anni della concessione da 5-10 a 15 anni per chi, con dei progetti, intendesse gestire e migliorare le strutture e impianti investendo. Bocciata!
Le norme e la legge prevale sul regolamento. E scrivere sull'atto che verrebbero, stante la legge, affidate alle società in house direttamente quindi prevale su tutto il resto a scapito di tutti coloro che per bando proveranno ad avere una concessione. Bisognerà passare al vaglio del politico eletto di turno.
Lo ritengo un modo sbagliato di intendere la comunità e lo sport. In pieno contrasto con quanto deliberato dalla Regione Toscana.
Chi c'era forse rinnega oggi di esserci stato?
Forse qualcuno considera (ed ha sempre considerato)le società e le associazioni sportive come potenziali contenitori di voti e quindi di consenso?
Claudio Ticci
paolo
O vediamo chi votate ora ehhhh.......