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Tornano in Toscana i bambini del Saharawi. Info

Il progetto di accoglienza di quest’anno è stato realizzato dal Comune di Pontassieve e dai Comuni del Valdarno e della Valdisieve

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Saharawi Saharawi © kalu Institute on VisualHunt / CC BY-NC-ND
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Tornano in  Toscana i piccoli ambasciatori di pace del Saharawi. Dopo due anni di sospensione, a causa della pandemia, è stato ripristinato il progetto di accoglienza grazie al quale ogni anno un folto gruppo di bambini trascorre un periodo di vacanza in Toscana, ospite di strutture o di famiglie. 
Questo atteso ritorno dei bambini Saharawi sarà festeggiato martedì prossimo 26 luglio, ore 12, nel corso di un incontro in programma presso la presidenza della Regione, a Firenze, in Palazzo Strozzi Sacrati (sala delle Esposizioni), Piazza Duomo 10. 

Una delegazione composta da dieci bambini, dai loro accompagnatori, da alcuni volontari e guidata da Fatima Mahfoud, rappresentante del Fronte Polisario sarà ricevuta dall’assessora regionale alle politiche sociali e alla cooperazione internazionale Serena Spinelli e dall’assessora regionale alle relazioni internazionali Alessandra Nardini. 
Il progetto di accoglienza di quest’anno è stato realizzato dal Comune di Pontassieve e dai Comuni del Valdarno e della Valdisieve insieme all'Associazione Saharawi e alla Rete Saharawi. Per questo all’incontro parteciperanno anche il vice sindaco del comune di Pontassieve Carlo Boni e il Presidente dell’Unione dei Comuni Valdarno e Val di Sieve Vito Maida.

Quello di martedì sarà il segnale ufficiale di rilancio di una esperienza che dura da oltre 30 anni e che ha portato sin qui in Toscana oltre 3.000 bambini Saharawi. Un segno, anche questo, del forte legame fra la Toscana e il Popolo Saharawi e l’adesione alla sua battaglia per l’indipendenza e la libertà.

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