“In questo momento sono sinceramente emozionato. Ha vinto la Toscana, i toscani hanno votato per la Toscana, per la nostra bellissima terra”.
Queste le prime dichiarazioni rilasciate da un Eugenio Giani stanco e commosso nel suo comitato elettorale a Firenze. Anche se mentre scriviamo non c’è ancora l’ufficialità dei numeri, Giani è sicuramente il nuovo presidente della Regione Toscana nel momento in cui scriviamo.
“Sono felice e sono sereno perché sento che è stato un risultato che premia la Toscana. E’ stato il voto dei toscani per la Toscana. Questo risultato mi rende prima di tutto sindaco fra i sindaci. Il miglior sondaggio c’è stato 10 giorni fa a San Gimignano col patto fra i sindaci”.
Cosi si conclude tra gli entusiasmi dei suoi la lunga maratona di Eugenio Giani partita dalla sua San Miniato all'ombra della dalla rocca di Federico II quando pandemia e la clausura erano termini sconosciuti.
Poi Giani coglie l’occasione per spiegare alcuni aspetti della sua campagna elettorale: “Oggi, ve lo posso dire, c’è l’energia per sapere che Giani è Giani, un uomo di 60 anni, anche se in questi giorni mi sono stati attribuiti vari padrini."
L’esito del voto secondo il neo governatore è presto spiegato: “La competenza prevale sull’ignoranza, l’esperienza sul pressappochismo, la passione sulla forma e l’immagine. Con queste caratteristiche ritengo di aver intercettato, colto tanta gente della Toscana”.
Poi il neo presidente ricorda il Pd e il suo segretario Zingaretti: “Sono un iscritto al Pd e rivendico questo con orgoglio. Il segretario Nicola Zingaretti mi ha seguito da quando sono stato indicato dalla direzione del Pd per la candidatura e mi sono sempre sentito supportato e sostenuto dal Pd”.
E nella conclusione del suo discorso il nuovo presidente della Toscana spiega: “Per la chiusura della campagna elettorale, venerdì scorso, In piazza Santissima Annunziata abbiamo deciso che dovevano parlare i toscani. Noi eravamo la Toscana che parlava ai toscani in una piazza scelta con i valori che vogliamo esprimere, la Toscana della carità e della solidarietà. Dall’altra parte il centrodestra con Salvini, Meloni e Tajani ha scelto la piazza meno toscana di tutte piazza della Repubblica, i piemontesi suggerirono di distruggerla e ricostruirla”.
Poi in conclusione del suo intervento Eugenio Giani spiega: “Dico un grande grazie a ciascuna delle mie liste di coalizione. Lavorerò per la Toscana e per le singole comunità della Toscana, con la competenza che prevale sull’ignoranza, con la passione che prevale sulla forma e l’immagine. Io ritengo di aver intercettato, colto, tanta gente di Toscana che davanti al voto ha capito che i valori della nostra terra e i sentimenti di laboriosità, è stato riconosciuto nella mia figura. I dati reali mi danno sopra il 6 per cento in 7 province della Toscana, un risultato straordinario nella città e nella provincia di Firenze, con a Prato vicino al 50 per cento ma molto bene anche a Siena e a Pisa siamo sopra Susanna Ceccardi”.