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Versilia, continua l'inferno di fuoco

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Inferno di fuoco in Versilia Inferno di fuoco in Versilia © Facebook
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Dopo una giornata intensa con circa 200 persone evacuate non si ferma l'incendio in Versilia.

I vigili del fuoco del Toscana stanno implementando le squadre antincendio e di soccorso, oltre che con squadre già presenti della Lombardia e dell’Emilia Romagna, anche con personale vigilfuoco proveniente dalla Regione Piemonte.

Attualmente, alcuni fronti dell’incendio sono sotto controllo ma si sta sviluppando sempre più il fronte in direzione nord - Nord est direzione Gualdo e fronte in direzione Fibbialla.

Durante la notte il nucleo SAPR della Toscana attraverso la termocamera montata su un drone effettuerà il monitoraggio del fronte dell’incendio.
Sul posto presente anche personale AIB della Regione Toscana.
Al momento il bilancio dei danni alle infrastrutture è di 7 abitazioni interessate dalle fiamme e alcuni annessi agricoli. Nessuna persona coinvolta ma ci sono circa 200 persone evacuate dalle abitazioni in zone ritenute non sicure.

L’odore acre del fumo si avverte in autostrada fin dall’uscita di Lucca, ancora prima di vedere la colonna di fumo. Sulla "bretella" Lucca-Viareggio non si può transitare, E la complessità dell’incendio la si intuisce appena, venendo dal lago di Massaciuccoli, ti si parano davanti le colline di Massarosa: non una sola colonna di fumo e un focolario, ma più di uno. Con la piazza del mercato del paese diventata il centro di direzione e coordinamento delle operazioni, brulicante di mezzi e persone..

Sul posto, poco dopo le sei del pomeriggio, è arrivato anche il presidente della Toscana Eugenio Giani, che ha voluto fare il punto della situazione con il direttore delle operazioni e gli operatori, preoccupato dalla gravità del rogo.
“Stiamo lavorando per contenere e contrastare il fuoco in ogni modo: 140 persone si sono riversate lungo il fronte in questo ore – spiega Giani – Ma la situazione è complicata: non è un incendio che  si sviluppa in modo lineare e continuo, ma con salti anche di diversi chilometri che costringono a rivedere continuamente i piani di intervento. Si tratta di più falò a macchia di leopardo, il che rende complicate le operazioni di spegnimento”

“Già molte case sono state evacuate – commenta – contiamo ad ora già cento sfollati. Alcuni hanno trovato riparo da parenti, per altri è stata attrezzata per la notte la scuola del paese. Preoccupa il cambio del vento atteso per le 21, il che potrebbe spostare di nuovo il fronte”. Il presidente Giani ringrazia gli  operatori che stanno lavorando senza sosta da ventiquattro ore e i responsabile della Protezione civile nazionale Curcio, che “ha messo velocemente a disposizione quattro canadair e un quinto è in arrivo”. “Speriamo – conclude Giani – che almeno il vento si affievolisca”.

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