
La recente scoperta della cosiddetta “discarica fantasma” di Palazzuolo sul Senio ha sollevato gravi preoccupazioni ambientali e politiche, evidenziando le criticità di un territorio già provato da dissesto idrogeologico e carenze infrastrutturali. Il cedimento del terreno, causato dalle intense piogge, ha portato alla dispersione di rifiuti nel torrente Rovigo, con conseguenti rischi di inquinamento anche per il fiume Santerno.
Il consigliere regionale Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) ha sottolineato la gravità della situazione, definendola un autentico disastro ecologico e richiedendo un’azione immediata. Ha inoltre evidenziato la necessità di discutere la vicenda in Consiglio Regionale, al fine di accertare eventuali responsabilità e verificare chi autorizzò in passato l’utilizzo dell’area come discarica.
Gli interventi di contenimento sono già stati avviati, con il posizionamento di reti e strumenti di intercettazione lungo il corso d’acqua, oltre al coinvolgimento di Arpat e del gestore Hera per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti plastici. Tuttavia, secondo Tozzi, tali misure non sono sufficienti e impongono una riflessione più ampia sulla gestione del territorio.
L’Alto Mugello, caratterizzato da spopolamento e carenza di servizi essenziali, richiede un piano speciale di intervento e rilancio. Tozzi ha sollecitato un confronto tra Regione, Città Metropolitana, Comuni e Governo per avviare un progetto strutturale che migliori la qualità della vita e le condizioni ambientali della zona. L’obiettivo è quello di evitare che l’area continui a subire le conseguenze di scelte politiche passate e che venga definitivamente sottratta alla condizione di marginalità in cui versa.